"Ogni volta che si parla di diga di Vetto, l’Enza si popola di “bufale”, grandi, enormi, talmente tanto fantasiose da sconfinare nell’incredibile. E’ ora di smentirle, speriamo definitivamente".
La prof Clizia Ferrarini interviene, a nome della Legambiente Val d’Enza, sulla centenaria questione diga dopo la manifestazione che, l’altro ieri, ha radunato al taglione i sostenitori della costruzione.
"Prima fra tutte: non è vero che gli ambientalisti non vogliono la diga per tutelare le lontre. Altra enorme “bufala” è quella che le associazioni ambientaliste hanno fermato la diga. I volontari non hanno certo questo potere, chi può fermare le opere è chi ha o il potere politico o il potere giudiziario. Alla diga viene riconosciuto un potere taumaturgico, risolverebbe problemi economici, idrogeologici. ambientali, ecc. Così scopriamo che la mancanza della diga “ha condannato a morte l’economia di questa valle”, stiamo parlando della Val d’Enza uno dei territori più ricchi! Continua:“Messo in difficoltà il settore agroalimentare”, sicuramente non il Parmigiano Reggiano dato che nel 2023 ha superato il record dei 3 miliardi di euro al consumo, aumentando anche le vendite totali (+8,4%), in Italia (+10,9%) e all’estero (+5,7). Secondo queste affermazione: non i prodotti esteri a basso costo, non le tasse, non i dazi provocano difficoltà all’agricoltura, ma la mancanza di dighe, giusto?".
Prosegue Ferrarini: "Si parla di emergenza idrica, si urla che bisogna fare in fretta, di devastazione dell’agricoltura, allora perché non fare qualcosa di rapido, che costa poco e rende molto: iniziare a risparmiare l’acqua, ammodernare il sistema di distribuzione e irrigazione, fare ciò che si è pianificato oltre 10 anni fa: bacini a basso impatto ambientale? Nella sola provincia di Reggio Emilia potrebbero essere a disposizione quasi 20 milioni di metri cubi d’acqua, per di più già in zona ad alta vocazione agricola. Ne sono previsti altri nella provincia di Parma. Forse non vanno bene perché costano troppo poco?".
E ancora: " Ricordiamo che gli interventi dell’uomo hanno devastato i corsi d’acqua portando anche ad un forte aumento dell’erosione che richiede continui interventi e costi. Continuiamo ripetendo l’errore? La diga non risolve i costi, la diga sarà un costo continuo. Un enorme costo di realizzazione e di manutenzione. A chi giova questa emorragia di denaro pubblico? Che ricordiamo saremo noi cittadini a pagare. L’unica diga che va fatta è quella alle “bufale”! Onde evitare equivoci: le bufale animali ci sono molto simpatiche".