REDAZIONE REGGIO EMILIA

Le università studiano Scandiano

Un gruppo di atenei lo ha scelto per una ricerca sull’attuazione delle misure per il Reddito di Cittadinanza

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Reddito di cittadinanza: gli Atenei studiano Scandiano. E’ emerso giovedì in consiglio comunale a Scandiano dopo che il vicesindaco Elisa Davoli ha risposto a un’interrogazione della minoranza che chiedeva alla giunta di fare il punto sui progetti di utilità collettiva (Puc) gestiti dal Comune per i percettori di reddito di cittadinanza. Davoli ha annunciato che le "Università degli Studi di Trento, Politecnico di Milano, Università degli Studi di Torino, Università degli Studi di Bologna hanno scelto Scandiano, assieme a due altre zone sociali dell’Emilia Romagna, per una ricerca finalizzata allo studio dell’attuazione delle misure sul reddito di cittadinanza. La scelta è ricaduta sul distretto di Scandiano perché è stato ritenuto strategico non dedicare operatori in modo esclusivo, ma promuovere competenze diffuse, dedicare una figura con contratto di collaborazione che svolgesse per servizio sociale unificato e centro per l’impiego il ruolo di responsabile dei Puc accanto ad altri operatori formalmente accreditati e coinvolgere tutte le associazioni, gli enti del terzo settore e le amministrazioni locali dell’Unione Tresinaro Secchia nella promozione dei Puc.

"Una bella soddisfazione – spiega Matteo Nasciuti, sindaco di Scandiano e presidente dell’Unione – che ancora una volta attesta il grande lavoro svolto del nostro servizio sociale nel saper cogliere l’opportunità di un potenziale contributo alle azioni di utilità collettiva, servizio che voglio ringraziare. Coinvolgere, integrare, conoscersi rappresentano chiavi della crescita della coesione sociale dei nostri territori". Sono 202 ad oggi i percettori di reddito di cittadinanza assegnati al servizio sociale unificato. Dei 202 percettori del distretto 81 sono di Scandiano. Non si tratta solo di un numero elevato di progetti attivati, ma anche di ambiti di intervento molto vari (sociale, sanitario, educativo, culturale, sportivo, ambientale) e in tutti i territori dell’Unione. "Questo è stato possibile – rimarca il vicesindaco Davoli – solo attivando una rete virtuosa tra i servizi: ecco perché ad esempio attualmente abbiamo sul territorio dell’Unione 100 Puc mediamente disponibili di cui 40 attivi".

Matteo Barca