REDAZIONE REGGIO EMILIA

Le richieste per il quartiere: "Ci piacerebbe avere un campetto in erba per poter giocare tra noi"

Parola ai giovani che frequentano via Turri dove vorrebbero più opportunità "Con un biliardino e dei canestri nuovi, lo sport migliora l’aggregazione. Servirebbero più posti come ‘Spazio Raga’, ma restino aperti più giorni".

Le richieste per il quartiere: "Ci piacerebbe avere un campetto in erba per poter giocare tra noi"

"Qui si sta bene". Allo ’Spazio Raga’ sono tutti d’accordo. Al 49 di via Turri ci sono tre stanze colorate e piene di vita, giochi, oggetti, immagini e scritte. Al tempo stesso però tutto è estremamente ordinato e pulito. Un clima positivo, grazie anche agli educatori. "Nico è come un fratello maggiore – dice Adam –, ci fa divertire molto, ma anche maturare". Kalil continua: "Sì, lui è come Gianni, ti intrattiene e ti supporta. Sabina poi è fondamentale. Ci sono sempre per noi, quando c’è un problema sappiamo con chi parlare. Per me è un po’ una grande famiglia". E mentre si gioca a ping pong o si impara l’arte dei graffiti e altre attività come il lavoro del legno, si parla anche di momenti toccanti. "Ho scoperto questo posto grazie a mio fratello e a un amico – continua Adam – ma quando sono venuto la prima volta non conoscevo nessuno. Ma questo luogo aiuta a non stare da soli. Parlare fa stare bene, quando stavo a casa a non fare niente il mio umore andava giù, appena venuto qui invece ho trovato delle belle persone e ho iniziato a stare meglio". Walid e Rayan sono un po’ più giovani e qui vengono per "passare il tempo, fare i compiti e le attività con altri ragazzi". La passione del primo sono "i tornei, mi piace vincere", ma a un livello più profondo spiega che gli fa molto piacere il fatto che i ragazzi più grandi lo trattino bene. Ognuno si tiene stretta una serie di ricordi fra i quali è difficile scegliere. Rayan parla "della gita a Palmaria, di quando Gianni ha indetto una gara di tuffi con in palio un gran gelato". Walid da grande vuole fare "l’imprenditore e avere successo", per questo è orgoglioso di quando il gruppo è andato a raccogliere le castagne in Appennino con un ottimo bottino; Kalil pensa alle "grandi feste" insieme a un altro centro di aggregazione giovanile, il ‘Fly Zone’ di via Adua. Tra un gioco e una chiacchiera il tempo vola. "Se potessi esprimere un desiderio? Mi piacerebbe un campetto in erba sintetica, oppure un nuovo biliardino" dice Kalil. Walid gli va dietro: "Io sceglierei dei nuovi canestri". All’ultimo si aggiunge Morad, a cui basta una frase per spiegare tanto: "Sapete cosa vorrei io? Che ‘Spazio Raga’ stesse aperto di più. Vorrei poter venire anche il venerdì...".

Tommaso Vezzani