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"Le mie bacchette per Giò" I Nomadi non dimenticano Tosatto

Iniziativa benefica del batterista Daniele Campani per aiutare i figli del collaboratore morto prematuramente

"Le mie bacchette per Giò" I Nomadi non dimenticano Tosatto

Si chiama "Le mie bacchette per Giò" l’iniziativa benefica firmata dai Nomadi, la band che quest’anno festeggia i sei decenni di carriera artistica. Si tratta di una raccolta fondi per il sostegno scolastico di Andrea e Daniel, figli di Giovanni Tosatto, a lungo collaboratore dei Nomadi e, tra l’altro, fra i principali organizzatori di eventi come il Nomadincontro di Novellara. Giovanni è stato vinto da una malattia alcune settimane fa. Aveva 52 anni. E la band ha deciso di aiutarlo con varie iniziative.

Fra queste c’è l’idea del batterista Daniele Campani. Prima di ogni concerto del tour in corso, per una cifra simbolica di venti euro viene consegnata una coppia di bacchette autografate e marchiate Nomadi, con il logo del 60°.

"Per questa iniziativa – confida Daniele – insieme alle bacchette nella confezione sono allegati due cartoncini: uno con fotografia a disposizione per un autografo al momento dell’acquisto quale ringraziamento e uno da compilare (facoltativamente) con il nome del donatore per rendere possibile la compilazione di un bilancio dettagliato delle donazioni. È un piccolo gesto che mi sento in dovere di fare per restituire, idealmente e solo in parte, quel prezioso tempo che Giò ha sottratto alla sua famiglia per dedicarlo, con il suo lavoro, a noi".

Già in occasione della festa del sessantesimo anniversario, a inizio giugno a Novellara, erano stati raccolti fondi per la famiglia di Giovanni. A quel concerto erano presenti anche i familiari di Tosatto, accolti con grande affetto dal "popolo nomade" di Novellara.

Antonio Lecci