
Lavori al rifugio Segheria. Sarà completamente autonomo
Al rifugio Segheria, paradiso nel Parco dell’Appennino tosco emiliano, è previsto un intervento di ammodernamento ed efficientamento energetico che lo renderà indipendente dal punto di vista energetico. Il Rifugio a 1.410 metri di quota, immerso nel cuore dell’Abetina Reale (Villa Minozzo), rappresenta un simbolo di congiunzione tra la Toscana e l’Emilia Romagna, abbracciato dal maestoso Monte Prado (2.054 metri). Testimone di secoli di storia, prende il nome dall’antica segheria costruita dal Ducato Estense alla fine del XV secolo, luogo di bellezza naturale. Qui prenderanno il via a fine mese i lavori del Parco nazionale per significativi interventi di efficientamento energetico per ridurre l’impatto ambientale. "In un contesto dove l’allacciamento alla rete elettrica nazionale non è disponibile – afferma il direttore del Parco, Giuseppe Vignali – l’implementazione di soluzioni autonome e rinnovabili diventa cruciale. Gli interventi comprendono l’applicazione di un cappotto isolante interno, l’installazione di nuovi serramenti in legno, impianti idraulici, di riscaldamento a biomassa e sanitari, nuovi corpi illuminanti a basso consumo, impianto di accumulo da 25 Kw, la sistemazione della falda del tetto per l’installazione di pannelli solari e fotovoltaici da 14 Kw. Questi ultimi permetteranno di produrre energia elettrica in loco, riducendo la dipendenza da fonti fossili e contribuendo alla riduzione di emissioni di CO2". Il finanziamento di 290mila euro è stato possibile grazie al sostegno del programma "Parchi per il Clima", in settimana consegna dei lavori alla ditta esecutrice e inizio entro aprile. Accolto con entusiasmo questo intervento dal sindaco di Villa Minozzo, Elio Ivo Sassi. "Risponde al desiderio e alla passione di migliaia di visitatori della nostra montagna, – ha sottolineato Sassi –, circa 35.000 presenze annue nell’alto Appennino tra Villa Minozzo e Ventasso, il rifugio Segheria rappresenta un punto di riferimento cruciale".
s. b.