di Mariagiuseppina Bo
Il fascino meraviglioso, misterioso, storico quanto contemporaneo delle foto ritrovate in un anfratto delle Omi abbandonate, segnate dal tempo con: ‘Res Derelictae. La Fabbrica produce ancora?’.
Sono le immagini evocative e di testimonianza della mostra al Tecnopolo (Capannone 19) delle Omi (10 settembre16 ottobre), dei giovani artisti: Dario Tarasconi e Andrea Scazza, che hanno recuperato le foto e fatte rivivere fra contemporaneità e degrado, abbandono, innovazione, cultura.
Curata da Francesca Baboni e Stefano Taddei, l’esposizione inaugura il 10 settembre, alle 17.30, nella sala conferenze del Tecnopolo, presenti artisti, curatori, rappresentanti delle Istituzioni, Paolo Cianconi (psichiatra, Asl Roma1), con una riflessione su: L’interstizio Reggiane: una città dentro la città?
Il progetto nasce dal ritrovamento fortuito di 180 fotografie recuperate da un seminterrato Omi con infiltrazioni d’acqua. Le riproduzioni fotografiche delle attività dei cantieri, deteriorate dall’umidità sono divenute composizioni astratte. Nella quasi totalità delle immagini, non si sono deteriorate le figure umane, come se il tempo non riuscisse a scalfirne la presenza. L’esposizione si compone di 50 foto selezionate e stampate su forex, messe nel perimetro del capannone, dove all’ interno è installato un apparato video e audio, che spiega il progetto.
La mostra è evento collaterale a: ‘Un tocco di classe. L’occupazione delle Reggiane 1950-51’ nel Capannone 18, realizzata con Cgil, Stu- Reggiane Spa e Parco Innovazione Reggiane. Le foto costruiscono narrazioni per scavare sul fondo ed arrivare alla radice delle cose, sono oggetti ritrovati pieni di vitalità, alcune conservano il nome di chi ha compiuto gli scatti e le referenze scritte dei soggetti immortalati. Le foto senza nessun intervento pittorico, con muffe, escoriazioni, hanno l’espressività di un’opera astratta. Visite da lunedì a venerdì: 8.3017.30; sabato 1519.30; domenica 1519.30. Ingresso libero; visite guidate su appuntamento. Durante l’esposizione vi saranno eventi collaterali
info: (contact@dariotarasconi.com).