Bollette inevase, utenze a rischio e buchi nei conti correnti dei condomìni: un incubo vissuto in questi mesi da molti cittadini potrebbe diventare finalmente solo un brutto ricordo. A inizio anno la notizia di un’indagine a carico di Graziella Castiglioni, 67 anni, aveva scatenato preoccupazione e rabbia in chi abita nei numerosi palazzi che lei amministrava.
Erano fioccate anche numerose denunce per il suo operato e la Procura aveva aperto un’inchiesta per le ipotesi di reato di truffa, appropriazione indebita e sostituzione di persona. Ma ora la situazione potrebbe approdare a un esito positivo: Castiglioni intende infatti chiudere i buchi lasciati nei bilanci o nel pagamento delle spese di una decina di unità immobiliari da lei amministrati. La 67enne è l’ex titolare di uno studio con sede a Scandiano e un ufficio a Rubiera, chiuso nei mesi scorsi dopo 25 anni di attività dispiegata nel gestire numerosi palazzi non solo nella nostra provincia, ma anche nel distretto ceramico modenese, soprattutto a Sassuolo e a Fiorano.
"Voglio risarcire tutti i condomini da me amministrati nel quale sono stati registrati ammanchi": ecco il mandato che Castiglioni ha affidato al suo avvocato Carmine Migale e che potrebbe tradursi nei prossimi mesi in versamenti, palazzo per palazzo, anche dell’ordine di decine di migliaia di euro, a seconda delle situazioni. Una volontà che si è concretizzata per la prima volta ieri in tribunale a Reggio, dove si è aperto il primo processo scaturito da una delle denunce. La Procura, infatti, ha esercitato l’azione penale al momento per questa singola vicenda, emettendo il decreto di citazione a giudizio: l’amministratrice è stata dunque invitata a comparire direttamente in tribunale (senza il vaglio dell’udienza preliminare). La condotta contestata riguarda il condominio ‘Parco unico’ di Casalgrande, che aveva denunciato presunti ammanchi per i quali è stata formulata l’accusa di appropriazione indebita. Secondo la ricostruzione investigativa, tra il 2019 e il 2023, Castiglioni, avendo a disposizione i codici di accesso dell’home banking, si sarebbe appropriata di 54mila euro, somma che risulta distratta ai danni di alcuni residenti. Nel frattempo è emerso che la cifra mancante si è ridotta a 45mila euro, perché 9mila sono risultati già da lei restituiti dopo l’apertura delle indagini. Davanti al giudice Silvia Semprini, ieri Castiglioni non è comparsa; erano invece presenti il suo difensore, un avvocato e anche due residenti in rappresentanza del ‘Parco unico’.
Migale ha ufficializzato il fatto che la sua assistita intende avviare una condotta riparatoria attraverso i risarcimenti: come prevede la legge, se l’iter avrà un esito positivo il reato sarà estinto. Implicitamente vi sarebbe un’ammissione di responsabilità, anche se in settembre l’avvocato Migale aveva ventilato al Carlino una situazione opaca, ovvero il fatto che l’amministratrice potesse essersi fidata di collaboratori non del tutto diligenti. Ieri il giudice Semprini ha ammesso la condotta riparatoria e ha dato tempo fino a dicembre per verificare l’avvenuto versamento al condominio di Casalgrande.