"Motore dell’agricoltura familiare, presidio di territori e aree interne, collante sociale delle comunità rurali, faro di biodiversità e sostenibilità".
Sono le imprenditrici agricole, una su 5 in Europa e circa 200mila in Italia, come la reggiana Silvia Subazzoli che - in nome della sperimentazione e la resilienza ai cambiamenti climatici - ha messo a dimora 3mila piante di olivo a Luzzara, e fra tre anni spremerà il suo primo olio. In occasione della Giornata internazionale delle donne rurali, Cia Reggio e l’Istituto Cervi hanno ospitato a Gattatico l’assemblea annuale di "Donne in Campo-Cia".
Dall’assise la presidente nazionale Pina Terenzi ha chiesto che "si approvi in tempi stretti una legge quadro per l’imprenditoria femminile in agricoltura, che preveda la costituzione di un Ufficio permanente al Masaf e di un Osservatorio, con l’obiettivo di promuovere l’accesso all’attività agricola".
Si domanda inoltre che "si studino misure di priorità per le aziende femminili nei bandi e che se ne tenga conto nel Psp (Piano Strategico della Pac) dando indicazioni omogenee alle Regioni. Oggi le donne si trovano escluse sia dai fondi nazionali finanziati dal Pnrr che da quelli settoriali".
"Già Emilio Sereni, uno dei padri fondatori della nostra organizzazione di cui il Cervi custodisce la Biblioteca Archivio, ideò un disegno di legge per l’imprenditoria femminile – ha aggiunto il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini –. Bisogna colmare il divario di genere e il gap salariale: il 39% della forza lavoro agricola globale è rosa".
Se la Subazzoli ha portato la sua esperienza, è stata anche premiata per il suo impegno la presidentessa provinciale Marina Rinaldini, di Correggio; in sala dirigenti quali Lorenzo Catellani, numero 1 di Cia Reggio.
A fare gli onori di casa, la presidente del Cervi, Albertina Soliani: "Le Donne in Campo sono una delle punte di diamante di Cia. Sono all’avanguardia per una strategia agricola in Italia e in Europa. Nell’80° della morte di Genoeffa Cocconi, madre dei fratelli Cervi, la loro presenza ai Campirossi unisce la memoria al futuro".
Ha poi rivelato che nel docu-film dedicato a Genoeffa e alla Resistenza al femminile, il cui primo ciak fu girato nel 2022 proprio a Gattatico, accanto alle testimonianze di partigiane e staffette, sarà presente un’intervista a Fiorella Mannoia; come colonna sonora compare il suo brano "Mariposa", vincitore del Premio Sergio Bardotti all’ultimo Festival di Sanremo. La pellicola sarà distribuita anche a livello internazionale.
Francesca Chilloni