"La variazione urgente al bilancio è illegittima, andremo a fondo"

Il commercialista Claudio Caleffi contesta la variazione al bilancio comunale di Montecchio, definendola illegittima e minacciando azioni legali per ripristinare la legalità. La spesa contestata riguarda finanziamenti per eventi culturali, sollevando polemiche politiche.

"La variazione urgente al bilancio è illegittima, andremo a fondo"

Il commercialista Claudio Caleffi contesta la variazione al bilancio comunale di Montecchio, definendola illegittima e minacciando azioni legali per ripristinare la legalità. La spesa contestata riguarda finanziamenti per eventi culturali, sollevando polemiche politiche.

"Illegittima l’urgenza di quella variazione al bilancio comunale". Il dottor Claudio Caleffi, commercialista e revisore, scrive una formale lettera come "cittadino e contribuente" a sindaco, giunta e consiglieri, riservandosi di denunciare alle autorità competenti il caso "perché sia restaurata una situazione di legalità". Oggetto della formale protesta è la variazione n. 4 al Bilancio di previsione 2024/25 assunta dalla giunta Torelli il 13 agosto e ratificata il 5 settembre dal Consiglio comunale (5 contrari, cioé tutta l’opposizione), con cui si destinano 10mila euro all’associazione Sipario Aperto per l’organizzazione del Piccolo Festival di Teatro e 6mila alla mostra "La luce scritta". "Ritengo che la delibera assunta dalla Giunta e la delibera di ratifica del Consiglio siano illegittime in mancanza dei presupposti per esercitare quel potere", scrive Caleffi, citando poi le leggi che regolano la materia. La variazione era stata motivata dall’assessore al bilancio con riferimenti sia al testo unico degli enti locali che allo statuto comunale: "È una spesa corrente fronteggiata con un’entrata corrente: 16mila euro di maggiore Imu perché in questi mesi si sono verificati degli accatastamenti… Era il 13 agosto, il Festival era già stato già fatto, la mostra inaugura l’8 settembre. Eravamo al limite possibile per poter addivenire a tutte le attività preliminari di organizzazione. La spesa non era inserita nella programmazione d’inizio anno perché negli anni elettorali si tende, specialmente nella programmazione culturale... che può incontrare sensibilità diverse, ad andare più leggeri. Si è detto: aspettiamo, a seguito degli esiti elettorali verrà definita la programmazione". Il consigliere di minoranza Antonio Margini ha dichiarato: "Abbiamo dato un contentino al famoso cerchio magico, tutto ciò che gravita attorno al mondo Pd". Ora nella lettera Caleffi scrive: "Appare evidente che una spesa (nel caso due) già prevista in sede di formazione di bilancio e rinviata solo per valutazione dell’organo esecutivo, una ritenuta ragione di opportunità politica perché in prossimità delle elezioni amministrative, non determina quell’urgenza falsamente sostenuta in tempi successivi. Così non fosse, sarebbe in discrezione dell’organo esecutivo deliberare in ogni momento qualsiasi spesa".

Francesca Chilloni