DANIELE PETRONE
Cronaca

La tutela dell’erbazzone. Mammi fiducioso sull’Igp: "L’anno prossimo conto di portarlo a New York"

Intervista all’assessore regionale dopo il ricorso al Tar di Sfoglia Torino "Non siamo preoccupati, attendiamo la risoluzione delle controversie. Bruxelles è informata, l’ok arriverà e sarà un biglietto da visita per Reggio".

La tutela dell’erbazzone. Mammi fiducioso sull’Igp: "L’anno prossimo conto di portarlo a New York"

La tutela dell’erbazzone. Mammi fiducioso sull’Igp: "L’anno prossimo conto di portarlo a New York"

Alessio Mammi, assessore regionale all’Agricoltura, è preoccupato di questo rallentamento dell’iter per il riconoscimento del marchio Igp dell’Erbazzone Reggiano?

"In questo momento sono con il presidente della Regione Stefano Bonaccini al Summer Fancy Food di New York proprio con i consorzi Dop e Igp e tante imprese emiliano-romagnole a promuovere i nostri prodotti di eccellenza sul mercato americano. Sul percorso Igp dell’ Erbazzone reggiano sono concordi il Comune di Reggio Emilia, la Regione e il Ministero dell’Agricoltura: tutte le istituzioni vogliono portare a casa questo risultato. Non siamo preoccupati, attendiamo lo sviluppo degli eventi e aspettiamo di ospitare l’erbazzone Igp all’edizione 2025 del Fancy Food con i nostri altri straordinari prodotti".

Cosa e quanto manca all’agognato riconoscimento per il nostro mitico erbazzone?

"Il Ministero dell’Agricoltura ha inviato il dossier nelle scorse settimane alla Commissione Europea, che a questo punto sarà avvertita su quest’ultimo sviluppo. A Bruxelles attenderanno che si concluda la vertenza in Italia. Noi attendiamo fiduciosi".

Nei giorni scorsi l’associazione Produttori Erbazzone Reggiano ha dato mandato ad uno studio legale di difendersi e tutelarsi in ogni sede. La Regione cosa farà?

"Il ruolo della Regione è quello di continuare a supportare il percorso dell’ Erbazzone Igp, in attesa che tutte le controversie possano essere risolte".

Perchè è importante per Reggio ottenere un marchio Igp? Quali benefici avrebbe con questo riconoscimento?

"Le nostre Dop e Igp continuano ad essere un biglietto da visita globale, che portiamo e promuoviamo in tutto il mondo: il valore alla produzione a indicazione geografica in Emilia-Romagna è di quasi 4 miliardi di euro, pari al 40% circa del totale nazionale. Siamo il cuore agroalimentare del Paese; i nostri prodotti sono un’esperienza qualitativa straordinaria che raccontano la nostra cultura identitaria e garantiscono la presenza di migliaia di imprese e di centinaia di migliaia di posti di lavoro. Il Parmigiano Reggiano contribuisce a supportare il sistema economico e sociale dell’Appennino, in zone profondamente rurali che diversamente rischierebbero lo spopolamento e l’abbandono. L’erbazzone è una preparazione di alta qualità, che dà valore al nostro territorio. L’ ottenimento dell’Igp aumenterebbe ancora di più questo valore".

La nostra città ha fin troppo poche Igp e Dop rispetto alle proprie potenzialità se confrontata con altre province dell’Emilia-Romagna? Potrebbe puntare in un futuro anche non lontano per altri riconoscimenti di prodotti?

"Reggio Emilia ha il Parmigiano Reggiano che vale quasi 3 miliardi alla produzione ed è la Dop con più valore d’Italia, anche in termini di esportazioni. L’aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia è un’eccellenza straordinaria che contribuisce a valorizzare il nostro territorio dal punto di vista economico e identitario per le nostre comunità. L’erbazzone se diventasse Igp coronerebbe ancora di più questo valore".

Quanto conta l’export agroalimentare per l’Emilia-Romagna?

"L’export per la nostra Regione si attesta a 9,7 miliardi di euro che corrisponde al 15,7% di quanto venduto nel nostro Paese fuori dai confini nazionali, soprattutto in Germania, Francia, Stati Uniti e Gran Bretagna. Il comparto agro-alimentare della nostra regione vale nel suo complesso 34 miliardi di euro".