FRANCESCO PIOPPI
Cronaca

La Reggiana di under e veterani contro il Mantova delle meraviglie. Serviranno grinta e cuore granata

Stasera debutto in campionato: sfida alla squadra che in Serie C ha sbaragliato le avversarie. Rientrerà Bardi tra i pali, mentre Stulac, Portanova e Sampirisi potrebbero subentrare. Girma ancora out. .

Rozzio abbraccia i compagni: per il capitano è il nono anno in granata

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Dal derby dell’Enza a quello del Po. Dopo 100 giorni esatti dall’ultima partita di campionato (1-1 col Parma) la Reggiana torna finalmente in campo (ore 20,30 contro il Mantova) con la consapevolezza che l’unica sponda del fiume che resterà sempre fedele è quella granata. Un argine incorruttibile che anche stasera darà vita a una cornice da applausi con 10mila unità. Nel frattempo son partiti per altri lidi ‘pescatori’ e ‘marinai’ che avevano disseminato esche lungo il tragitto e poi han sfruttato la corrente favorevole, ma poco importa.

Come sanno bene i tifosi, l’unica cosa che conta è il club che – per fortuna – è ancora nelle solide mani del patron Romano Amadei, del presidente Carmelo Salerno e del vice Giuseppe Fico. In panchina adesso c’è Viali, dietro la scrivania Pizzimenti: il lavoro da fare è tanto, ma è davvero bello poter essere qui a lottare in questa categoria, col coltello tra i denti. Si inizia stasera, appunto, una maratona che durerà 38 giornate, senza esclusione di colpi. Per quelli di mercato c’è tempo fino alla mezzanotte del 30 agosto e va da sé che diventi piuttosto difficile valutare con precisione la squadra granata, ma anche gli avversari. Di certo, per quello che si è visto a ‘Marassi’ nella prima di Coppa Italia, i ragazzi di Viali sembrano aver già metabolizzato la scorza che il mister aveva anche da giocatore.

Con sei ‘Under’ in campo infatti (Motta, Cavallini, Sersanti, Ignacchiti, Maggio e Vergara) i granata sono rimasti dentro la partita contro i vari Messias e Malinovskyi, senza arretrare di un centimetro e con la giusta dose di ‘cazzimma’. Questo, al di là degli aspetti tattici, è quello che tutti vorrebbero vedere anche stasera. Lo scheletro è quello del 4-3-3 (o della variante 4-3-2-1…) e gli interpreti non dovrebbero essere molto diversi. Rientrerà sicuramente Bardi tra i pali, mentre per Stulac, Portanova e Sampirisi (comunque a disposizione) ci sarà spazio (forse) solo a gara in corso. Ancora ai box, fino a settembre, Girma e probabilmente anche Kabashi mentre in avanti l’unico ballottaggio è quello tra Maggio (favorito) e Okwonkwo. La Reggiana si affiderà quindi ai propri veterani, ai quali può già essere aggiunto anche Meroni che – arrivato ai primi di luglio – sembra essere qui da una vita, vista la personalità con cui gioca. Viali non vuole sentir parlare di ‘cantiere aperto’ e anche se ci piace la sua ‘forma mentis’ per non dare alibi a nessuno, di fatto la Reggiana è ancora questo. All’appello, infatti, mancano ancora quattro-cinque giocatori: sicuramente due difensori (Fontanarosa e Graves), un’ala destra (Marras?) e uno-due attaccanti. Pizzimenti si sta un po’ ‘incartando’ con gli esuberi che gli ha lasciato in eredità l’amico Goretti (Pettinari e Blanco, ma pure Stramaccioni…) e c’è da sperare che nei prossimi 12 giorni cambino gli scenari e si riescano a sferrare i colpi che servono.

Niente panico, la giostra è questa e bisogna saper salire o scendere al momento opportuno. La squadra, pur se incompleta, ha un senso logico e una fisionomia apprezzabile. L’obiettivo è la salvezza e non è una chimera, ma ricordiamoci che due campionati di fila in Serie B non si vedevano da 25 anni. Testa bassa e pedalare.