
Per il talent scout reggiano Giancarlo Conte (qui con Federico Fellini, nel 1974, a Cannes) Mina era il fiore all’occhiello...
Per il talent scout reggiano Giancarlo Conte (qui con Federico Fellini, nel 1974, a Cannes) Mina era il fiore all’occhiello insieme a Iva Zanicchi. "Conobbi Mina – raccontò a Luciano Manzotti l’impresario, scomparso quasi 18 anni fa – a Viareggio nel 1959, al Kursaal. Era già strepitosa, bellissima. Ma non ancora famosa. La ingaggiai per alcune serate. Siccome il padre non voleva che intraprendesse la carriera di cantante, quando doveva fare qualche serata andavo a Cremona e la ’rapivo’ con una scala a pioli. La portavo al ’Galleria’, dancing di Piacenza. Era sempre applauditissima".
Poi le strade si separarono. "Fare il suo manager era troppo faticoso: pretendeva che mi spostassi da una parte all’altra d’Italia in tempi brevissimi. Non ce la potevo fare...la spedii da Elio Gigante, che divenne il suo manager ufficiale. Ma mi fu sempre grata. Tanto che nel ’69 venne appunto al Corallo di Scandiano per seguire il Festival degli Incompresi".