ALESSANDRA CODELUPPI
Cronaca

"La ragazza era terrorizzata, urlava dal bagno"

"Abbiamo trovato la ragazza terrorizzata. Abbiamo sentito le sue urla dal bagno, dov’era stata nascosta". Un carabiniere ha ripercorso ieri...

Il collegio dei giudici presieduto da Cristina Beretti, a latere Giovanni Ghini e Silvia Semprini

Il collegio dei giudici presieduto da Cristina Beretti, a latere Giovanni Ghini e Silvia Semprini

"Abbiamo trovato la ragazza terrorizzata. Abbiamo sentito le sue urla dal bagno, dov’era stata nascosta". Un carabiniere ha ripercorso ieri in tribunale i momenti drammatici della vicenda avvenuta il 2 novembre 2020, nel processo che conta cinque imputati. Secondo la ricostruzione, un uomo e una donna furono bloccati da due scooter mentre erano in auto. Poi furono presi a calci e a pugni e sfregiati con coltelli. L’uomo fu abbandonato sanguinante in strada, la ragazza condotta in una vigna e poi in una casa, dove sarebbe stata sottoposta a un abuso sessuale. I carabinieri di Correggio e Novellara, insieme a quelli di Reggio e Guastalla, arrestarono cinque magrebini, tra cui una donna: Mustapha Fadli, oggi 34enne e il 28enne Rafik Fadli, entrambi clandestini e domiciliati a Correggio in via Canolo 44, la casa dove avvenne parte dei fatti contestati. Poi il 40enne Abdeljabar Lahoudigad di Noceto (Parma), il 48enne Mohamed Benabbou domiciliato a Sant’Ilario e la 3penne Ghizlane Hassouni di Montichiari (Brescia).

I cinque imputati sfilano davanti al collegio dei giudici presieduto da Cristina Beretti, a latere Giovanni Ghini e Silvia Semprini: devono rispondere a vario titolo di diversi reati, tra cui violenza sessuale, sequestro di persona, lesioni aggravate e violenza privata. Un marocchino 48enne, residente nel Parmense, e la fidanzata 41enne sua connazionale, che abita a Reggio, si sono costituiti parte civile affidandosi agli avvocati Giuseppe Caldarola e Alessandro Carrara. Secondo l’accusa, dopo essere stati bloccati, furono sfregiati con coltelli ai volti e alle gambe. La donna fu poi trascinata fino a una vicina vigna con lo scopo di violentarla, mentre il fidanzato fu lasciato sanguinante sul posto. La donna fu poi fatta salire a forza su uno degli scooter e condotta in una casa di Correggio dove si trovava la donna residente nel Bresciano. Le urla, sentite dai carabinieri che la stavano cercando, hanno fatto scattare l’allarme: gli arresti sono poi scattati in via Canolo. I quattro uomini dopo aver picchiato la 41enne le avrebbero ordinato "di spogliarsi e di pulirsi del sangue perché l’avrebbero violentata nell’appartamento di via Canolo 44". Nel frattempo Mustapha Fadli l’avrebbe palpeggiata al seno, poi l’azione si è interrotta per l’arrivo dei carabinieri. Ieri il militare ha raccontato in aula: "Ho visto la donna (imputata, ndr) che cercava di pulire l’altra al viso. La 41enne tremava e ha detto di essere stata rapita e il suo fidanzato picchiato". L’imputata avrebbe costretto la vittima a stare in bagno, togliendole il sangue e dandole abiti nuovi per sviare i carabinieri.

Alessandra Codeluppi