GABRIELE GALLO
Cronaca

La protesta dei georgiani. Sit-in della comunità locale : "No ad un governo filorusso"

Oggi a Reggio un corteo fino a Corso Garibaldi, attesi pure rappresentanti da Modena e Bologna "Le elezioni appena svolte nel nostro Paese non sono legittime. Vogliamo farci sentire".

La protesta dei georgiani. Sit-in della comunità locale : "No ad un governo filorusso"

Lali Khatiashivili con la bandiera georgiana in piazza Martiri con altri connazionali

La situazione in Georgia sta diventando sempre più tesa e la comunità della Repubblica sul Mar Nero residente a Reggio, si mobilita a difesa della Democrazia. Il tutto dopo le contestatissime elezioni dello scorso 26 ottobre che hanno visto, tra le proteste delle opposizioni e le segnalazioni di pesanti irregolarità mosse anche dagli osservatori internazionali, vincere il partito di governo ‘Sogno Georgiano’, al potere dal 2012. Il quale ha già annunciato che nella legislatura appena iniziata interromperà il processo di adesione alla Ue, anch’essa fortemente critica per come sono state gestite le urne, scatenando in molti georgiani il timore di un ritorno sotto l’influenza della Russia. Entrambe le ragioni hanno spinto gli immigrati georgiani nella nostra città ad organizzare una contestazione pubblica.

"L’attuale governo, uscito dalle elezioni, non è legittimo a nostro avviso – spiega Lali Khatiashivili, in rappresentanza dei georgiani di Reggio abbiamo quindi deciso di far sentire la nostra voce anche noi emigrati all’Estero". E lo faranno con un corteo che partirà oggi alle 14 da piazza del Tricolore e sfilerà sino a piazza Gioberti.

"Ci sono – prosegue la Khatiashivili – decine di video che documentano brogli, illeciti, e si può parlare davvero di elezioni rubate, lo dice anche l’Unione Europea". Quella Ue verso cui molti georgiani guardano: "In tante città, i georgiani scenderanno in piazza per chiedere il sostegno delle istituzioni, e dell’Europa, noi non vogliamo tornare sotto la Russia. Il nostro Paese sa questo cosa significa (la Georgia è stata parte dell’Unione Sovietica dal 1922 al 1991, ndr) e non vuole rivedere quei tempi. Vorremmo davvero essere in tanti, ma anche fossimo due o tre, scenderemo in strada comunque, perché vogliamo far sentire la nostra voce". Attesi anche rappresentanti della comunità georgiana di Modena e di Bologna.