FRANCESCO PIOPPI
Cronaca

La mamma di Barford sgrida i tifosi

Unahotels, critiche sui social al giocatore. Lei: "Mi fate venire il vomito". E la moglie: "Godiamoci la vittoria"

La mamma di Barford sgrida i tifosi

Jalyen Barford. fatica, ma l’impegno non manca. Troppo presto per emettere sentenze

Le prestazioni di Jaylen Barford con la canotta della Unahotels stanno diventando un caso. Nonostante il successo dei biancorossi a Cremona, sono stati moltissimi i tifosi che dopo il suono della sirena hanno riversato sui social le proprie critiche nei confronti dell’esterno della Pallacanestro Reggiana, autore di un inizio di stagione indubbiamente deludente. Critiche che a volte sono state poste in maniera educata (altre un po’ meno…), ma che in ogni caso sono state notate dai famigliari del classe ’96 che sono intervenuti in sua ‘difesa’. La prima a scagliarsi ‘anima e core’ contro gli haters è stata la madre del giocatore biancorosso, Lisa Barford Curry, che ha ingaggiato un lungo botta e riposta con diversi utenti.

"Tifosi? – si legge sotto il post Instragram pubblicato dal club con il risultato del match - Voi assomigliate di più a Charles Barkley che critica tutti i giocatori e, in particolare, voi criticate Barford. Cercate di tenervi stretta la vittoria anziché venire qui sui social e sputare cattiveria (il termine è più colorito, ndr) su un giocatore. Altrimenti parlate con il coach o se avete abbastanza coraggio andate direttamente da lui. Basta con gli insulti! Mi fate venire il voltastomaco".

Più che gli insulti, in realtà, sono tante le richieste di ‘taglio immediato’ per un giocatore che sin dall’annuncio non ha trovato consensi tra molti supporters della Pallacanestro Reggiana. Dopo la mamma, in difesa di Barford è intervenuta anche la moglie, Kendra Austin: ‘Godiamoci la vittoria! Ritengo che tutti i fan che stanno scrivendo cose negative andrebbero bloccati (poi l’emoticon con il sorriso, ndr). Ci vuole solo energia positiva! Avanti Reggio!".

Che Barford stia deludendo è innegabile, ma è altrettanto vero che in alcuni casi si stia esagerando con le critiche che, in ogni caso, non devono mai sfociare nella maleducazione. Il giocatore paga probabilmente anche il confronto con chi l’ha preceduto (Galloway in particolare…) ma dal punto di vista dell’impegno (anche difensivo) non gli si può rinfacciare davvero nulla.

Nessun club è tanto autolesionista da insistere all’infinito se le cose non vanno, ma è doveroso ricordare che la squadra ha giocato appena tre partite ufficiali e ne ha vinte due. È un po’ troppo presto per sputare sentenze e per onestà intellettuale va detto che Barford è in buona compagnia, perché anche Cheatham, per esempio, sta avendo un rendimento scadente e un linguaggio del corpo peggiore rispetto al compagno. Lo stesso Winston – che è comunque in crescita e ha un’intesa con Faye che fa sempre la differenza – non è ancora entrato bene nei meccanismi di squadra. Concordiamo con la signora Barford su una cosa: serve un po’ di energia positiva. Non farà miracoli e non trasformerà il marito in un cecchino infallibile, ma può aiutarlo parecchio.