GABRIELE GALLO
GABRIELE GALLO
Cronaca

"La maggioranza traballa. E de Pascale si nasconde"

Previsioni confermate, almeno secondo il suo pronostico. Alessandro Aragona, neoconsigliere regionale in quota Fratelli d’Italia, ipotizzava infatti divisioni in seno...

Previsioni confermate, almeno secondo il suo pronostico. Alessandro Aragona, neoconsigliere regionale in quota Fratelli d’Italia, ipotizzava infatti divisioni in seno...

Previsioni confermate, almeno secondo il suo pronostico. Alessandro Aragona, neoconsigliere regionale in quota Fratelli d’Italia, ipotizzava infatti divisioni in seno...

Previsioni confermate, almeno secondo il suo pronostico. Alessandro Aragona, neoconsigliere regionale in quota Fratelli d’Italia, ipotizzava infatti divisioni in seno al centrosinistra sul tema della diga di Vetto. Idea rafforzata dalle recenti dichiarazioni di alcuni esponenti ambientalisti. "Non è passato nemmeno un mese dall’insediamento della giunta, e già la maggioranza si è spaccata sulle grandi opere. Chiediamo quindi ad essa di esprimersi in maniera chiara e definitiva sul destino della diga di Vetto".

Si riferisce alle parole dell’ambientalista Cangiari dei Verdi?"Ha ribadito a De Pascale che secondo il programma di Europa Verde la risposta non può venire da nuovi grandi invasi. Ecco perché, già in sede di dibattito sulle linee del mandato di De Pascale, avevo messo in evidenza quanto le contraddizioni in maggioranza avrebbero bloccato le grandi opere. Ora le parole di Cangiari sono la conferma: la diga non solo non era citata espressamente nelle 150 pagine del programma. Ma si legge anche, e tra l’altro solo con vaghi accenni, di un completamento di progetti in essere ma con invasi più piccoli".

L’iter delineato da De Pascale è ambiguo?"Sia ambiguo che evasivo. Cosa che non è quando si parla di bretelle stradali e aeroporti. Lì è estremamente esplicito".

Una conferma alla sua tesi?"Sì. La maggioranza in Regione è già spaccata: su temi importanti per la vita dei cittadini di territori fragili e per la vita delle nostre imprese. Che non possono essere tenute in ostaggio da una maggioranza appena già in crisi"

g. g.