La lite per un accendino. Accoltellò connazionale. Arrestato dopo due mesi per tentato omicidio

In manette un 21enne senzatetto per l’aggressione del primo luglio scorso. La vittima, colpita più volte al costato, è stata salvata dai medici.

La lite per un accendino. Accoltellò connazionale. Arrestato dopo due mesi per tentato omicidio

In manette un 21enne senzatetto per l’aggressione del primo luglio scorso. La vittima, colpita più volte al costato, è stata salvata dai medici.

È stato arrestato per tentato omcidio il giovane che aveva accoltellato ferendo gravemente un connazionale marocchino dopo una banale lite per un accendino in zona stazione due mesi fa.

Il 21enne, senza fissa dimora, è finito in manette dopo essere stato catturato dalla polizia. I fatti risalgono alla tarda serata del 1° luglio, in via Eritrea all’angolo con via don Alai. Durante l’accesa discussione, il ragazzo aveva colpito con diversi fendenti al costato un 23enne magrebino, poi è fuggito dopo avergli portato via una collana d’oro approfittando del fatto che fosse inerme a terra. Per questo dovrà rispondere pure di rapina aggravata.

La vittima, dopo essere stata soccorsa da alcuni passanti che avevano chiamato d’urgenza l’ambulanza, era stata trasportata in condizioni critiche al pronto soccorso dell’Arcispedale Santa Maria Nuova dove i medici erano riusciti a salvarlo con un immediato drenaggio all’emitorace consentendo di recuperare la funzionalità al polmone scongiurando conseguenze anche letali.

Gli agenti della squadra mobile della questura avevano avviato subito le indagini mettendosi alla caccia dell’aggressore. E, poco dopo, grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, hanno identificato l’autore. Che però finora era risultato irreperibile, come sparito. Ma dopo due mesi di ricerche, grazie al fiuto e alla conoscenza del territorio maturata nei molteplici servizi nel quartiere, gli investigatori lo hanno rintracciato mercoledì sempre nei pressi della zona stazione e portato in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria. La questura reggiana sottolinea che sinora si è sempre giunti in breve tempo, all’identificazione dei presunti autori dei fatti, anche gravi, consumati nell’area, evidenziando la risposta repressiva in una zona ad alto tasso di criminalità dove la violenza è all’ordine del giorno con frequenti escalation.

dan. p.