LARA MARIA FERRARI
Cronaca

La lettura strumento di integrazione sociale

Presentato il progetto ’Parole in Movimento’: entrerà negli ospedali, in carcere, nei centri sportivi, festival, in parchi e piazze .

La lettura strumento di integrazione sociale

"Saremo una comunità che legge all’unisono" dice Valentina Galloni, dirigente dei servizi culturali del Comune, presentando ‘Parole in Movimento’, progetto del Comune di Reggio-Biblioteca Panizzi, finanziato da Cepell - Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura.

Progetto che si sviluppa nell’ambito del bando Città che legge, che intende promuovere nell’arco di dodici mesi dodici macro progetti di coinvolgimento alla lettura, interessando ventotto soggetti dell’associazionismo reggiano.

La parola, il libro e la lettura si riappropriano del loro ruolo naturale di strumenti di integrazione sociale, arricchimento personale e della collettività, mettendo in rete le realtà aderenti al Patto per la lettura e condividendo con loro la sperimentazione di nuove azioni.

Fino a ottobre 2024, Parole in Movimento intende affermare il ruolo della lettura nella vita di tutti come irrinunciabile pratica di apprendimento e svago, palestra emotiva e cognitiva che riduce lo stress e rafforza la memoria individuale e, insieme, contribuisce alla costruzione di una memoria sociale, con particolare attenzione alle persone a rischio esclusione.

"Si è potuto realizzare il progetto grazie a un finanziamento di 70.000 euro assegnato da Cepell a Reggio e ad altre città impegnate in politiche pubbliche di promozione della lettura - spiega Annalisa Rabitti, assessora alla Cultura - Siamo arrivati terzi e quando giungono 70mila euro per la promozione attiva della lettura noi siamo felici. Nel mio ruolo, questa è un’iniziativa davvero molto, troppo importante per la città".

"Abbiamo indetto una call pubblica per costituire una rete di soggetti che formino un ecosistema favorevole alla lettura – prosegue Galloni – Occasione eccezionale per noi di entrare nelle carceri, negli ospedali e nelle case per anziani".

Un Patto per la letttura in cui sono entrati tantissimi ’soggetti’ (quasi tutti pubblici, ma ci sono anche alcuni privati) Accademia di Quartiere, Aiso, Arci Reggio, Associazione culturale 5T, associazione La Cova, Auser, Ausl, Casina dei bimbi, centro sociale Papa Giovanni XXIII, cooperativa sociale San Giovanni Bosco, Coress, Corsiero editore, Degustibook, Emmaus, Filef Reggio, Fondazione I Teatri, Fondazione per lo Sport, Galline volanti, Istituto per i ciechi, Ipssc Filippo Re, libreria Bizzocchi, Punto Einaudi, Librerie.coop, liceo scientifico Moro, Reggio Children, Teatro dell’Orsa, ZOOlibri.

Alberto Ferraboschi, responsabile del sistema bibliotecario, illustra il progetto: "Le Parole - spiega - si muoveranno in diversi luoghi e contesti, dentro e fuori le biblioteche, nei quartieri popolari, in ospedale, in carcere, nei centri sportivi, nei festival, nei parchi e nelle piazze, coinvolgendo dalle fasce più giovani d’età, i bambini, le nuove generazioni, gli adulti, gli anziani e i soggetti fragili. Numerose e articolate attività che mirano a far diventare la lettura una parte importante nella quotidianità di diversi soggetti. Un esempio sono le letture ad alta voce per donne migranti frequentanti i gruppi di alfabetizzazione, ma anche per i pazienti ospedalizzati e i bambini con differenti abilità. Ci saranno - chiude Alberto Ferraboschi, responsabile del sistema bibliotecario - anche incontri, laboratori teatrali e il servizio di prestito e consegna di libri e audiolibri al domicilio di persone con difficoltà motoria e scarsa rete famigliare e amicale".