La gioia di Ca’ Matilde: "Cerchiamo di educare alla vera alimentazione anche i più giovani"

Il locale dello chef Incerti Vezzani da vent’anni si gode il successo. Ora focus su orto biodinamico e vocazione alla eco-sostenibilità.

La gioia di Ca’ Matilde: "Cerchiamo di educare alla vera alimentazione anche i più giovani"

Il locale dello chef Incerti Vezzani da vent’anni si gode il successo. Ora focus su orto biodinamico e vocazione alla eco-sostenibilità.

"La stella Michelin è la dimostrazione che stiamo continuando a fare bene il nostro lavoro e che la strada che stiamo percorrendo è coerente con i valori proclamati dalla guida".

Così Andrea Incerti Vezzani, chef di Ca’ Matilde, commenta a caldo l’annuncio della stella ricevuta, una conferma per il ristorante di Quattro Castella, che prosegue nella scia di successi e vittorie da vent’anni a questa parte.

Il nuovo riconoscimento è arrivato nel corso della cerimonia di gala delle Stelle Michelin 2025, ieri mattina a Modena. "Le verifiche vengono effettuate tutti gli anni e noi che facciamo questo mestiere aspettiamo con trepidazione il giorno dell’attribuzione dei premi – continua chef Vezzani –. È stata premiata, io credo, la coerenza rispetto ai nostri obiettivi, in linea con i criteri della guida. Il comitato giudicante di Michelin assegna o toglie, nulla è garantito a priori".

Una stella che dà visibilità e lustro all’esterno, sì, che però si deve assolutamente accompagnare alla serietà e cura nel lavoro, aggiunge Marcella Abbadini, direttrice di sala e manager del ristorante.

"Conta ogni singolo ospite, che viene perché ti ha scelto – dice –. Fondamentale è mantenere la propria stella interiore, quello è il vero gps da seguire; i valori e ciò che si è veramente, tutti elementi trasmessi in tavola ai clienti".

Famoso nel territorio per la coltivazione dell’orto biodinamico e la vocazione alla eco-sostenibilità, buone pratiche condotte da sette anni, Ca’ Matilde, che conta nove membri in brigata, coltiva anche l’educazione all’alimentazione.

"I giovani si sono troppo abituati ai sapori artificiali, prodotti da un consumo industrializzato – specifica Marcella –. Noi cerchiamo di proporre sapori autentici attraverso la freschezza e genuinità delle materie prime, e un’educazione alla tavola. Quello è un nostro punto di riferimento.

Lara Maria Ferrari