Sembrava quasi una sorta di Festa del Tricolore bis quella di ieri davanti al Valli per le riprese della puntata di ’Linea Verde Life Italia’ che andrà in onda sabato 1° marzo alle 12,30 su RaiUno. Un omaggio alla nostra città (scelta dal programma perché tra le migliori per ’Performance Ambientali’ – focus della trasmissione – in Italia secondo il rapporto di Legambiente) che non poteva non includere la bandiera, della quale Reggio detiene la culla. E per favor di telecamere si sono fatte le cose in grande stile con il volo scenografico di due paracadutisti del reparto attività sportive dell’Esercito (di casa a Pisa, nella mitica Folgore) che sono atterrati vicino alle fontane sventolando un grande bandierone. Proprio come nel 2022 e nel 2016 in piazza Prampolini, tra le edizioni più riuscite della festa del Tricolore.

"C’è più gente che al 7 gennaio scorso...", si mormorava (appunto) ieri tra la folla di curiosi che si sono assiepati dietro alle transenne di piazza Martiri, approfittando della giornata mite dopo la burrasca di martedì. E ancora: "Doveva arrivare la Rai per fare qualcosa di bello?". Commenti e scorie di un’ultima celebrazione tra le meno partecipate di sempre (pandemia a parte per ovvi motivi). La città si scalda e si entusiasma per la novità un po’ a sorpresa. Una ventina di giovani si affaccia dalle balconate dei palazzi ai piani alti dell’Isolato San Rocco.
Tutti pronti coi telefonini a immortalare il momento intorno a mezzogiorno. Ma arriva la delusione mattutina da un problema tecnico che ha dell’incredibile. "L’aereo dell’Esercito ha bucato una gomma e non può decollare per consentire il lancio dei parà". Inizia una serrata trattativa con la produzione Rai per risolvere l’imprevisto. Si cerca un elicottero, provando a sondare l’Aeroclub del campovolo di Reggio da cui partivano le operazioni. Ma tra problematiche di diritti, ringraziamenti scritti all’aeroclub "che – si vocifera nei summit organizzativi – non si possono inserire al termine della trasmissione" e assicurazioni, niente da fare. "Non hanno un velivolo a disposizione", così si chiude ufficialmente.
Per un momento sembra possa saltare tutto. "Ecco, figurati che non succedesse qualcosa", dicono i cittadini delusi in piazza col consueto mood fatalista reggiano, che devono tornarsene a casa. "Il piano B è pronto: un soldato corre col bandierone, si fa a meno del lancio", la sentenza per le rigide esigenze televisive. Ma alla fine l’Esercito dimostra grande tenacia e risoluzione, tenendo a salvare la puntata. "Arriva un altro aereo dalla base di Casarsa", ossia dal Friuli. Dunque, tutto rinviato di qualche ora (non per la gioia delle conduttrici Elisa Isoardi e Monica Caradonna che devono rifare tutti i ciak). Appuntamento alle 15,30.
E finalmente arriva il momento del lancio. Tutti col telefonino a riprendere e ad applaudire l’atterraggio tra le note dell’inno nazionale suonato dalla banda dell’Esercito. "È sempre uno spettacolo", i commenti delle decine di reggiani che assistono estasiati. Ecco, basterebbe poco (no?) per quantomeno migliorare il prossimo 7 gennaio. Il sindaco Marco Massari e l’assessora al centro storico Stefania Bondavalli, ieri assenti in piazza, prendano appunti...