La carica di 66 reggiani a caccia di un posto in consiglio regionale. Undici liste con sei candidati ciascuna, suddivisi in maniera paritaria tra uomini e donne, pronte a battagliare alle urne del 17 e 18 novembre prossimi che porteranno all’elezione del nuovo presidente dell’Emilia-Romagna. Al collegio di Reggio e provincia (dove si potranno votare i nomi che vedete nella tabella a fianco) spettano di diritto, secondo il sistema proporzionale, cinque posti su 50 che andranno a comporre l’assemblea legislativa. Ma ne potrebbero scattare altri con il metodo della ripartizione che spettano al premio di maggioranza. Nella legislatura che volge ormai al termine, sono sette i consiglieri reggiani: Andrea Costa, Ottavia Soncini, Roberta Mori per il Pd, Federico Amico (eletto in quota Emilia-Romagna Coraggiosa, ora passato tra le fila Dem), Gabriele Delmonte e Maura Catellani (Lega) e Stefania Bondavalli (listino Bonaccini Presidente, sostituita di recente da Matteo Manfredini dopo le dimissioni per il ruolo di assessora a Reggio). Al prossimo giro, stando ai pronostici – anche per gli effetti di un centrodestra (in particolare Fd’I) in crescita pronto a rosicchiare percentuali – sarebbe un’impresa bissare il settebello.
CENTROSINISTRA
Nella coalizione che sostiene Michele de Pascale, il Pd punta a fare la voce grossa. Alessio Mammi è lo strafavorito, ma potrebbe ritornare in giunta come assessore e di conseguenza lasciare il posto al primo dei non eletti reggiani (che potrebbe essere Andrea Costa), così come Federico Amico sul quale verteranno i voti degli schleiniani. Tra le donne Elena Carletti è un’altra papabile eletta e se scatterà il quarto seggio allora Anna Fornili – prediletta dell’area Castagnetti-Delrio – è la più accreditata. Ma il quarto seggio (o quinto se dovesse andare grassa in caso di una vittoria del centrosinistra che pare non essere in discussione) se lo contenderebbero anche Avs (Verdi e Sinistra Italiana) – con uno fra Cosimo Pederzoli e Paolo Burani – e il M5s (con la capolista nonché coordinatrice provinciale Elena Mazzoni) che stando agli ultimi sondaggi è in risalita. Ma attenzione anche al listino di de Pascale che può riservare sorprese anche se resta difficile replicare il plebiscito della Bondavalli cinque anni fa: Francesco Buccolo (già in lista civica con Massari alle amministrative dove ha guadagnato un buon gruzzolo) e Matteo Manfredini hanno qualche chance. Più nelle retrovie Azione con il segretario Claudio Guidetti e Nunzia D’Abbiero che ci riprovano dopo il flop alle Comunali.
CENTRODESTRA
L’alleanza che punta su Elena Ugolini come governatrice ha sovvertito il suo assetto: se cinque anni fa il Carroccio guadagnò due posti, oggi la Lega può restare fuori dai seggi anche se Maura Catellani vuole la rielezione dopo il buon lavoro svolto. Ma i favoriti a salire sono Alessandro Aragona, coordinatore provinciale e vice-regionale di Fratelli d’Italia pressoché blindato. E poi lo scontro fratricida nella ‘rinata’ Forza Italia con Giuseppe Pagliani e Fabio Filippi, da sempre grandi collettori di voti. Ma occhio anche al listino civico che schiera anche l’ex candidato sindaco unitario (ma non troppo...) del centrodestra Giovanni Tarquini.
OUTSIDER
Sarà durissima farsi spazio, ma onore all’impegno di Pace Ambiente Lavoro che racchiude Rifondazione, Pci e Potere al Popolo che convergono su Federico Serra come aspirante presidente. E di Lealtà Coerenza Verità, lista ammessa in extremis, che appoggia Luca Teodori.