La campagna di Amico a... fumetti

L’originale idea del consigliere regionale Pd uscente: "È un linguaggio inclusivo per portare tutti alle urne"

La campagna di Amico a... fumetti

L’originale idea del consigliere regionale Pd uscente: "È un linguaggio inclusivo per portare tutti alle urne"

Dire cose ’difficili’ in modo semplice con un linguaggio che parla intimamente di lui e della sua storia personale. Si potrebbe sintetizzare così l’idea che sta alla base della campagna di comunicazione di Federico Amico (identificata con lo slogan autoironico ’Ci vorrebbe un amico’), candidato alle elezioni regionali nella lista del Pd, che proprio in questi giorni ha lanciato sui social le prime due puntate di una serie originale a fumetti, interamente pensata e creata per la campagna elettorale.

A cavallo tra il sapore un po’ nostalgico di un recente passato che guarda al secolo scorso e le nuove frontiere della comunicazione digitale, l’operazione iniziata la scorsa settimana, che si protrarrà con uscite regolari fino al termine della campagna elettorale, punta a alleggerire alcuni ’cavalli di battaglia’ del candidato con l’aiuto del fumetto.

"Il politichese è una lingua logora, poco interessante e poco piacevole, ma soprattutto respingente. Quelli che la praticano sono sempre meno e quindi – questo il sottotesto dell’intera operazione – urge cercare altri codici, magari più familiari per un’ampia fascia dell’elettorato".

E, dunque, "il fumetto è linguaggio inclusivo e popolare per eccellenza, insomma lo strumento ideale per parlare a tutti, nonni, nipoti e genitori, proprio in un periodo storico in cui la politica lotta con le unghie con i denti per portare gli elettori alle urne".

L’idea nasce dalla passione antica del consigliere regionale uscente Amico per il genere fumettistico. Collezionista e lettore onnivoro con un passato di sceneggiatore e saggista per la nona arte.

Per tradurre la politica in vignette il candidato dem e il suo staff hanno coinvolto l’editor Matteo Casali (Dylan Dog, Batman), direttore creativo e co-fondatore di Scuola Comics, che ha sua volta proposto l’ambizioso progetto al disegnatore reggiano Tommaso Ronda (Geronimo Stilton, Ducktales di Disney) e allo sceneggiatore Francesco Pelosi (Disney Italia e Sergio Bonelli Editore).

Sono nati quattro brevissimi episodi autoconclusivi che, con ironia, affrontano argomenti politici: il diritto alla casa, il terzo settore e le potenzialità dell’amministrazione condivisa, l’uguaglianza di genere a partire dalla parità retributiva, la cultura come fondamento della vita democratica che deve ritrovare centralità.

La sceneggiatura sviluppa i soggetti delle storie a partire dal messaggio "ridisegniamo la realtà", una sfida che porta Pelosi a immaginare un fumettista adulto, con le sembianze di Amico, che seduto al tavolo da lavoro disegna – in pieno stile strip comics – se stesso bambino, un omaggio ai celebri Peanuts di Schulz. Il piccolo e volitivo protagonista, eroe della storia, si rivolge alle persone affrontando i problemi insieme a loro e cercando soluzioni. Dalla riqualificazione di 4000 case popolari alla trasparenza retributiva, fino a un piano straordinario per lo spettacolo dal vivo, le proposte programmatiche di Amico vengono presentate in modo chiaro e coinvolgente, dal disegno ai fatti.