GABRIELE GALLO
Cronaca

La battaglia in consiglio comunale . Gli attivisti arrivano con l’esperto: "Quello di Ospizio è un bosco vero"

Ieri in Sala Tricolore la seduta aperta per la mozione popolare contro la costruzione del nuovo supermercato. Sit-in di protesta con striscioni e uno scheletro davanti al municipio. Ma ci sono anche cittadini favorevoli.

La battaglia in consiglio comunale . Gli attivisti arrivano con l’esperto: "Quello di Ospizio è un bosco vero"

Ieri in Sala Tricolore la seduta aperta per la mozione popolare contro la costruzione del nuovo supermercato. Sit-in di protesta con striscioni e uno scheletro davanti al municipio. Ma ci sono anche cittadini favorevoli.

"Quello di Ospizio non solo è un bosco, ma è anche in ottimo stato vegetativo", parola di Marco Cervino, ricercatore dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Cnr, portato dagli ambientalisti reggiani e dai cittadini di Ospizio contrari alla costruzione del nuovo Conad, al consiglio comunale aperto, tenutosi ieri per discutere dell’argomento. "La distruzione di un bosco di questo tipo – ha aggiunto Cervino – comporta danni irrimediabili, e non certo compensati da piantumaggi. Non funziona così". Il parere è quello di un esperto del settore e pare spazzare via i giudizi tranchant espressi da diversi esponenti "di chi amministra la città (tra cui il segretario cittadino del Pd Gianluca Cantergiani, in una recente intervista al Carlino, ndr) e che non ha compreso – ha affermato nel suo intervento il noto botanico reggiano Ugo Pellini – che è un bosco a tutti gli effetti, in quanto il processo di arborizzazione è in atto da più di 10 anni". Il tema di cui si parla è molto sentito in città, è stato abbastanza semplice da parte dei promotori raggiungere il numero di adesioni necessario alla convocazione di una seduta aperta del consiglio comunale. Dove sono state consegnate le 2.384 firme raccolte allo scopo di chiedere la sospensione del progetto in corso (istanza che verrà discussa prossimamente in Consiglio) e per illustrarne le ragioni. Rafforzate dalle oltre 7.000 adesioni alla petizione online sullo stesso argomento. A supportare gli interventi dei rappresentanti del mondo ambientalista, tanti sostenitori, che hanno riempito i palchi di Sala del Tricolore.

Mentre in piazza Prampolini si teneva un contemporaneo flash-mob, ove campeggiavano striscioni e ‘tazebao’ sul tema, nonché uno scheletro umano in plastica per simboleggiare che senza gli alberi non ci può essere vita. Oltre al ricercatore Cervino e Pellini hanno detto la loro anche altri attivisti quali Lorenzo Sossan, Ilaria Mezzenzana e Davide Mattioli. Univoco il tenore degli interventi: "Non si vuole fermare la realizzazione di una struttura importante come la casa della comunità, purchè non sia a scapito del verde", si domanda poi "perché non sono mai stati invitati agronomi od altri esperti ambientali nella fase di progettazione" e si chiede grande attenzione "alle ripercussioni sulle scuole della zona derivate dal prevedibile forte aumento di traffico". Si registrano però anche posizioni difformi al coro di proteste. Massimo Repetti, ex dirigente aziendale e volontario sociale, in rappresentanza di altri cittadini di Ospizio ha infatti affermato che "gli interventi commerciali previsti potrebbero essere bacino di attività lavorative per le famiglie della zona" e ha poi aggiunto che "Ci sono quasi 2.400 firme a sostegno della mozione, ma più alto è il numero di cittadini di Ospizio che hanno partecipato al percorso di coprogettazione negli anni anche del loro parere si deve tenere conto".