REDAZIONE REGGIO EMILIA

Kenneth Faried si unisce alla Pallacanestro Reggiana: energia e passione per l'Unahotels

Kenneth Faried, nuovo giocatore della Pallacanestro Reggiana, porta energia e passione al campionato italiano con l'Unahotels.

Kenneth Faried, nuovo giocatore della Pallacanestro Reggiana, porta energia e passione al campionato italiano con l'Unahotels.

Kenneth Faried, nuovo giocatore della Pallacanestro Reggiana, porta energia e passione al campionato italiano con l'Unahotels.

La prima cosa che mi sento di dire è grazie, perché sono davvero felice di essere qui – queste le prime parole di Kenneth Faried da giocatore della Pallacanestro Reggiana – sto trovando un ambiente familiare e che mi ricorda molto i tempi del college (Morehead State University, ndr) per come viene vissuta la vita, a ritmi non troppo frenetici, ma voglio che sia chiara una cosa: sono qui per giocare a basket e per mettere tutta la mia energia al servizio della Unahotels.

Sul fatto che si trovi già a proprio agio non ci sono dubbi: ‘Manimal’ arriva infatti all’appuntamento con la tuta della squadra e un paio di mega ciabatte ai piedi. Le treccine sono quelle degli anni migliori, ma anche il sorriso – che alterna a momenti in cui invece diventa improvvisamente serio – è da medaglia d’oro e le premesse per far diventare elettrico il PalaBigi ci sono tutte.

Faried, come nasce l’idea di accettare una proposta dal campionato italiano?

"Scegliere l’Italia è stato facile, conoscevo e apprezzavo già la vostra cultura grazie al mio amico Gallinari che mi ha scritto immediatamente quando ha saputo della mia firma qui a Reggio. Alcuni anni fa ero stato anche a Brindisi perché ci giocava Demonte Harper, un fratello per me, e in quell’occasione mi conquistarono la gentilezza e il calore delle persone. Da quel momento ho sempre pensato che se fosse arrivata la proposta giusta, l’avrei presa volentieri… Ed eccomi qui (sorride, ndr)".

Quale potrà essere il suo ruolo all’interno della squadra?

"Già al mio quinto anno in Nba con Denver mi consideravo un veterano e ho scelto di parlare di più in modo da poter essere un esempio per tutti. Alla fine si diventa come una grande famiglia e sarà così anche qui a Reggio: mi sento bene, sono in forma e non vedevo l’ora di iniziare e di poter giocare anche qui al PalaBigi, davanti al nostro pubblico".

Abbiamo capito che tra i suoi ‘consulenti privati’ che hanno indirizzato la scelta verso l’Italia c’è Gallinari, non è strano vedere che è ancora free agent?

"Sì, perchè Gallo è un giocatore che potrebbe fare molto comodo a qualsiasi squadra: è intelligente, umile, forte tecnicamente e ha voglia di vincere. Con lui siamo cresciuti tanto in allenamento, sfidandoci e addirittura provocandoci per cercare di far venire fuori i nostri punti deboli e sistemarli. Non posso che augurargli il meglio, siamo sempre connessi".

Ha già avuto un primo approccio con il campionato italiano nella gara contro Napoli, il suo tipo di gioco molto atletico e aggressivo potrebbe conciliarsi male col metro arbitrale che viene utilizzato in Serie A?

"Penso sia soprattutto una questione di conoscenza reciproca e abitudine, intendo da ambo le parti. Se dimostri di utilizzare quell’energia in tutti i minuti in campo, allora anche gli arbitri capiranno che è il tuo modo di essere e che ti stai adattando al metro, senza snaturarti".

Avrà avuto anche altre offerte, perché ha scelto proprio Reggio?

"Perché si è dimostrato un club all’avanguardia, competitivo e in cui so che gli stipendi arrivano puntuali (ride, ndr), sento di avere ancora molto da dare alla pallacanestro e qui so che sarà messo nelle migliori condizioni per competere".