"Alla mamma e al mio Fausto". È ancora commossa Iva Zanicchi, dopo avere appreso che sarà sul palco dell’Ariston, nel Sanremo di Carlo Conti, per ricevere il premio alla carriera (60 anni). Tra musica, cinema, tanta tv, politica e libri , la mitica “aquila di Ligonchio” che - il 18 gennaio scorso - ha spento 85 candeline, può vantare un percorso da leggenda. Gli onori verranno tributati anche ad Antonello Venditti.
Iva, emozionata?
"Non ne sapevo nulla. Carlo (Conti, ndr) mi ha fatto una bella sorpresa. Ero al ristorante quando un cameriere arriva e mi fa i complimenti. Lui, l’aveva saputo dalla tv, prima di me. Sono commossa. Su quel palco, praticamente, ci sono nata".
Lei è nella storia della musica italiana anche per essere l’unica cantante ad avere vinto ben tre Festival di Sanremo. Se li ricorda?
"Come no? Quello che ricordo con maggiore affetto è quando ho vinto con ’Zingara’, nel 1969, in coppia con il mio amico Bobby Solo. Eravamo così giovani. La forza di quel brano è nell’introduzione. Fortissima. Piaceva anche alla concorrenza. Il mio primo Sanremo, invece , l’ho vinto nel ‘67, in coppia con Villa, cantavamo ’Non pensare a me’, mentre nel ‘74, ho trionfato da sola con ’Ciao cara, come stai’. Un’altra canzone che ho amato tanto è ’La notte dell’ addio’: la presentai al Festival del 1966".
Lei conosce bene Conti. Che conduttore sarà?
"Carlo è buon grande professionista, molto preparato. Abbiamo fatto una ’Domenica in’ insieme, tanti anni fa. Gli sono grata per questo premio e poi gli voglio bene da sempre".
Ha pensato a chi dedicare questo "quarto trionfo"?
"Mi viene in mente la mia mamma Elsa. Mi ha sempre sostenuta in carriera. Ha lottato contro tutto e tutti. Anche col mio papà che non era felicissimo. Inoltre, pensi buon po’, quando ho iniziato io, nel mio paese, un puntino disperso sull’appennino Tosco-Emiliano, non c’era neanche la strada. Ma il mio pensiero va anche al mio Fausto (Pinna, compagno di vita , scomparso nel 2024). Abbiamo vissuto in simbiosi per tantissimi anni e mi manca tanto".
Sul palco dell’Ariston due anni fa ha gareggiato con ’Voglio amarti’. Al timone c’era Amadeus e a lei andò bene. In sala fu standing ovation...
"Una canzone melodica tradizionale che alla gente è piaciuta. Me la chiedono sempre nelle serate, nei concerti e nelle feste di piazza".
A Sanremo per chi farà il tifo?
"Guarderò con interesse e simpatia Marcella Bella e Massimo Ranieri perché sono affezionata ai cantanti della mia generazione. Poi amo tantissimo Elodie, sexy, carismatica. Giorgia è una cantante straordinaria, mi hanno detto che ha una canzone bellissima. Vedrete, lei spacca. Mi aspetto grandi cose anche da Achille Lauro, originale, divertente".
Ma Iva Zanicchi, amatissima dai Social, con un profilo Instagram seguitissimo (quasi 240 mila follower) che musica ascolta?
"Ascolto di tutto. Ho due nipoti giovanissimi che mi fanno ascoltare tanta musica. Anche quella rap, perché no. Ci sono tante cose buone in giro. Non mi piacciono quella con parole cattive o volgari, quelle non le accetto. Ma sa chi è, secondo me uno dei cantautori giovani più bravi in assoluto? Diodato".
Al concerto di Natale ha visto Papa Francesco. Un incontro che ha fatto il giro del web .
"È stato emozionante. Gli ho dato la mano e ho detto: ’Santità, sono Iva Zanicchi, una vecchia cantante italiana’. E lui carinissimo: ’No, no, vecchia no’. Poi, un vescovo si è avvicinato a lui e gli ha ricordato che ero la cantante di ’Zingara’ (tempo fa, Papa Francesco, citò il brano della Zanicchi, attribuendolo erroneamente a Mina, ndr). Così gli ho detto: ’Santità, la vera Zingara sono io, non Mina’".