di Daniele Petrone
A tradirlo è stato un vistoso tatuaggio sul braccio che hanno consentito agli agenti di riconoscerlo. Non gli è rimasta così altra scelta che confessare di essere stato lui a rubare un prezioso Rolex dalla gioielleria Old Watch di via Emilia San Pietro. Ed è scattata la denuncia a piede libero per un 32enne, straniero senza fissa dimora e pluripregiudicato. La polizia ha così risolto un difficile caso di furto messo a segno un mese e mezzo fa.
I fatti risalgono al 24 giugno scorso quando alla mattina, l’uomo è entrato nel negozio del centro storico con il pretesto di dover cambiare una batteria. Ottenuta la fiducia dell’orefice, è tornato nel pomeriggio per farsi mostrare una serie di orologi ai quali era interessato. E, in un momento di disattenzione del 68enne titolare, ne ha approfittato per intascarsi il prestigioso Rolex del valore di 8mila euro. Il proprietario si è accorto dell’ammanco solo quattro giorni dopo quando è andato a denunciare tutto in Questura. Da qui sono partite le indagini che hanno portato all’identificazione del giovane grazie alle videocamere di sorveglianza all’interno del negozio. Dalle immagini hanno visto che l’uomo, con destrezza, aveva afferrato l’orologio mettendolo in tasca. Così è stato diffuso l’identikit coi segni distintivi e particolari per individuarlo: diversi tattoo sul braccio destro, tra cui uno che si nota particolarmente e una maglietta sportiva griffata.
E proprio sabato scorso, due agenti delle Volanti molto attenti, lo hanno riconosciuto e fermato. Per poi ottenere la confessione da parte sua.
L’orologio era però stato già ceduto ad un’altra persona – ignara del furto (perciò non è stato denunciato, almeno per ora) – con la quale il ladro ha raccontato di avere un debito da saldare. Da ricostruire il contorno di questa vicenda: in sospeso potrebbe esserci un regolamento di conti per motivi di droga, visti i precedenti specifici dell’uomo (oltre a reati contro il patrimonio e per furti). Il 32enne è stato denunciato a piede libero e dovrà rispondere davanti al giudice dell’accusa di furto aggravato. Al momento non sono state applicate misure cautelari nei suoi confronti. Una volta sequestrato, il Rolex è stato riconsegnato infine al gioielliere.
"Ci ha ringraziati e si è lasciato andare ad un abbraccio verso gli operatori. Per noi è motivo di soddisfazione ed orgoglio essere riusciti a restituire il maltolto", ha detto ieri in conferenza stampa il commissario Angela Cutillo, funzionario addetto all’ufficio di gabinetto della questura reggiana che ha illustrato il caso nei dettagli.