Un’altra notte di paura sui binari dove tre operai sono rimasti feriti in seguito ad uno scontro tra vagoni durante alcuni operazioni di manutenzione nei pressi della linea ferroviaria dell’alta velocità. L’incidente è avvenuto in via Fulvio Azzari, a Villa Cella, intorno alle 4,30 di ieri notte. All’ospedale sono finiti – per fortuna non in condizioni gravi – tre uomini di 35, 37 e 42 anni, tutti dipendenti di una ditta esterna a Ferrovie dello Stato che ha l’appalto per la manutenzione.
Nel dettaglio, una profilatrice e una rincalzatrice collocate su due carri collegati con il relativo equipaggio e la scorta al seguito avevano appena fatto rientro quando, in base alle testimonianze raccolte, il carro della profilatrice collocato nella parte finale è stato sganciato dal personale addetto. Il carro davanti, quello della rincalzatrice, ha iniziato poco dopo un’operazione per il corretto parcheggio, liberando lo spazio per girare il deviatoio ed entrare nello scalo, urtando però il carro posteriore. È in questa fase che i tre operai sono rimasti coinvolti nell’incidente, due di loro rimediando escoriazioni alla testa e l’altro la rottura del naso.
In sostanza, è come se – facendo un esempio calzante – si parcheggiasse l’auto troppo a ridosso del garage di casa. Facendo manovra per allontanarla e poter aprire la saracinesca, si urta una persona sul retro della vettura.
L’incidente è avvenuto nei pressi del cosiddetto ‘scalo di Campegine’, il quartier generale di tutti gli strumenti che sui binari vengono mossi giorno e notti, per fare la manutenzione dell’alta velocità ferroviaria. La linea su cui viaggiano i treni però non è stata intaccata e la circolazione non ha subito disagi. Oltre alla Polfer e alla Medicina del Lavoro dell’Ausl che indaga per ricostruire la dinamica, anche Rfi ha avviato un’inchiesta interna.
"Non si parli di errore umano perché queste manovre possono essere eseguite ad occhi chiusi e si fanno quasi ogni notte – chiosa un esperto dipendente di Rfi, Luca (nome di fantasia) che chiede di essere tutelato per non subire ripercussioni – Dovremmo invece parlare di condizioni di lavoro che possono essere migliorate. Nel personale c’è tanta insoddisfazione. Le nostre condizioni sono cambiate con l’arrivo dei nuovi turni, il 3 giugno scorso e sono diventati ormai inaccettabili".