MATTEO BARCA
Cronaca

Incidente, binari sequestrati: "Ceramiche senza rifornimenti"

Traffico merci azzerato, sos dal distretto per la fornitura di argilla. "Aziende a rischio stop"

Incidente, binari sequestrati: "Ceramiche senza rifornimenti"

Incidente, binari sequestrati: "Ceramiche senza rifornimenti"

Il treno merci deragliato a Parma l’11 luglio rischia di mettere in ginocchio l’intero comparto ceramico reggiano e modenese. La Procura di Parma ha posto sotto sequestro il vagone e il binario interessato e ora non mancano le difficoltà per l’arrivo delle fonti di approvvigionamento di materie prime per il settore ceramico. In particolare, allo scalo di Dinazzano di Casalgrande, snodo ferroviario indispensabile per l’attività del comprensorio ceramico, il traffico merci è azzerato. C’è soprattutto grande preoccupazione per la fornitura di argilla dalla Germania. "Inizialmente lo sblocco era previsto per il 21 luglio, ma al momento siamo fermi – sottolinea Francesco Anselmi, amministratore delegato della GL&T Cargo con sede a Dinazzano –. Finché il magistrato non dà il nulla osta, di treni dalla Germania non ne arrivano. Nel 2023 abbiamo trasportato non meno di 625mila tonnellate di argilla dalla Germania, mercato di riferimento per questo tipo di materia prima, per le aziende del comprensorio". Un danno piuttosto ingente per l’azienda di Dinazzano, stimato approssimativamente in 2,5 milioni. "Il rischio vero, reale e concreto è che le ceramiche fermino la produzione – osserva Anselmi –. Forse qualcuno non si sta rendendo conto dell’enormità del danno che si sta verificando". Ogni giorno mancherebbero quattromila tonnellate di argilla ‘tedesca’ per le aziende reggiane e modenesi. "C’è da augurarsi che il via libera arrivi al più presto, perché la situazione è molto grave", rimarca l’amministratore delegato della GL&T Cargo. Anche Mario Roncaglia, presidente della commissione materie prime e trasporti di Confindustria Ceramica, ha lanciato l’allarme dopo le pesanti ripercussioni causate dall’incidente ferroviario di Parma. "Il settore ceramico – spiega Roncaglia – potrebbe entrare in crisi: le disponibilità di materie prime non superano i dieci/quindici giorni di stoccaggio come media generale. Abbiamo bisogno che questa linea torni in funzione in fretta". In questi giorni sono emerse parecchie criticità per le aziende che potrebbero anche essere costrette a fermare la produzione. Roncaglia ha quindi lanciato un appello alle istituzioni e alla politica affinché sia mantenuta alta l’attenzione "e si intervenga il prima possibile". Molte sono le ditte preoccupate per la difficile situazione relativa ai rifornimenti. "È necessario risolvere rapidamente il problema", evidenzia Franco Manfredini, presidente della Casalgrande Padana, storica azienda ceramica. L’imprenditore reggiano riferisce che le "scorte di argilla abitualmente durano per un mese e per alcune settimane sarà ancora possibile lavorare, ma speriamo termini al più presto il blocco dei treni merci. Molti dei nostri rifornimenti provengono proprio dallo scalo di Dinazzano con le materie prime che giungono principalmente dall’estero e attraverso i collegamenti ferroviari".