REDAZIONE REGGIO EMILIA

In moto contro la violenza di genere

Ha fatto tappa nel Reggiano la staffetta degli ’Angeli’: obiettivo, la consegna di un ’casco rosso’ a Mattarella

La sosta davanti alla Rocca

La sosta davanti alla Rocca

Ha fatto tappa anche a Novellara la moto-staffetta di "Angeli in moto", associazione benefica composta da centauri e attiva in diverse regioni d’Italia, tra cui l’Emilia. Nei giorni scorsi dalla Bassa Reggiana è transitata la staffetta del progetto "Caschi rossi", nato dall’ascolto attento e intimo delle tante storie di sofferenza e che si rivolge a tutti: donne, uomini, ragazzi, famiglie, istituzioni, associazioni, in pratica a chiunque abbia a cuore il rispetto, la dignità e l’uguaglianza. Si tratta di un progetto concepito con due obiettivi fondamentali: sensibilizzare l’opinione pubblica, scuotere le coscienze, far riflettere e aprire gli occhi di tutti perché la violenza di genere non è solo un problema delle vittime, ma una piaga che colpisce l’intera società, oltre a supportare le vittime di violenza di genere che spesso si sentono sole e impotenti. "Caschi Rossi" è il primo passo verso un cambiamento.

"Offriamo servizi di ascolto, supporto e consulenza alle vittime, aiutandole a trovare la forza per affrontare la loro situazione e a ricostruire le loro vite", spiega Alessio Cavazzoni, guastallese, coordinatore di zona dell’associazione degli "Angeli in moto". La staffetta è partita lo scorso marzo e ha già girato tutta Italia. Ora si sta dirigendo verso Roma, con la speranza di riuscire a consegnare il casco rosso (simbolo della staffetta) al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella data del 25 novembre, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

Antonio Lecci