FRANCESCA CHILLONI
Cronaca

Impellizzeri, dal carcere le indicazioni sul cadavere

Un indagato era già in carcere per un altro delitto compiuto nel 2014. Massimo riserbo sull’indagine, ma stanno per partire ordinanze di arresto.

Impellizzeri, dal carcere  le indicazioni sul cadavere

Impellizzeri, dal carcere le indicazioni sul cadavere

di Francesca Chilloni

Giallo Impellizzeri, in arrivo mandati di arresto per le persone implicate nella scomparsa dell’agente di commercio siciliano di Alcamo scomparso il 10 febbraio 2014 da Bergamo e a cui apparterrebbe il cadavere scheletrito dissotterrato martedì sul retro di una casa colonica di Castelnovo Sotto. Secondo alcune indiscrezioni, il sostituto procuratore Giacomo Forte della Procura di Reggio starebbe per spiccare avvisi di custodia cautelare verso i tre siciliani legati ad ambienti criminali che si presume abbiano partecipato al delitto: uno si troverebbe già in carcere, e sarebbero le sue dichiarazioni ad aver fatto riaprire il fascicolo del "cold case" già nel 2022, come si evince dal numero di registro riportato sugli atti giudiziari pubblici. Il collaborante avrebbe iniziato a parlare nell’ambito di un’altra inchiesta, relativa ad un omicidio risalente sempre al 2014. Certo è che i carabinieri del Nucleo investigativo reggiano sono andati a scavare direttamente dietro il casolare al civico 14 di strada Casanova, a Castelnovo. Sul posto era presente anche un poliziotto siciliano. Poche ore di sondaggi con l’eco-scanner, poi l’arrivo di un piccolo escavatore per rimuovere uno strato di terreno di circa mezzo metro, ed ecco che la tomba dell’assassinato è stata portata alla luce. Probabilmente fu ucciso lì o non lontano: non è logico pensare che gli assassini si siano spostati da Bergamo a Reggio con un corpo in auto. Così come è probabile che costoro abbiano avuto frequentazioni reggiane, decidendo di occultare il corpo proprio in una casa evitata dai più a causa del matricidio che vi si era consumato nel 2004.

Oggi l’autopsia e il campionamento del Dna fugheranno i dubbi residui sull’identità della vittima. Le ipotesi di reato sono di omicidio, occultamento di cadavere, porto di arma illegale e di aver commesso il reato per nasconderne un altro: se ne deduce che Impellizzeri sia stato finito a colpi di arma da fuoco, e perché era a conoscenza di un altro fatto delittuoso. Che si tratti di un contesto di usura (il commerciante da anni navigava in cattive acque dal punto di vista economico), di droga o altro per ora non è noto. Di certo, come trapela dagli inquirenti sembra che la sparizione dell’agente di commercio sia inserita in un contesto di relazioni criminali in cui anche la vittima, non si sa ancora in quale modo, era inserita. Lo scomparso era entrato in contatto con siciliani noti per reati di varia natura. Ma dato che non è la Direzione distrettuale antimafia ad indagare, si pensa ad un contesto di criminalità comune. Impellizzeri diede notizia di sé per l’ultima volta telefonando attorno alle ore 17 di quel 10 febbraio alla convivente, che in tutti questi anni non ha mai comunicato né con le figlie dello scomparso né tantomeno con la stampa.