STELLA BONFRISCO
Cronaca

Immagini e suoni per raccontare gli Inuit

Domani alla Cavallerizza lo spettacolo ’Lo sciamano di ghiaccio’ sul popolo della Groenlandia alle prese con le insidie della modernità

Uno dei momenti evocativi dello spettacolo

Uno dei momenti evocativi dello spettacolo

Un racconto per immagini, suoni e voci, della metamorfosi del popolo inuit al Festiva Aperto. "Lo sciamano di ghiaccio" va in scena domani sera alle 20.30, al teatro Cavallerizza.

Lo spettacolo ha al centro la cultura inuit del Canada/Groenlandia, con musicisti italiani e vocalità originali, per portare il pubblico nel piccolo villaggio di Kulusuk, sulla costa sudorientale dell’isola, e nella cittadina di Tasillaq. Si tratta di un racconto senza parole, fatto solo di immagini, suoni e voci, della metamorfosi rapida, impetuosa, a volte crudele che la Groenlandia e il popolo inuit hanno subito negli ultimi cinquant’anni ed è il frutto del lavoro del team creativo composto da Guido Barbieri, drammaturgia, Oscar Pizzo direzione musicale, Fabio Cherstich, regia, luci, scene con i video Piergiorgio Casotti, una lunghissima frequentazione la sua con quei luoghi, che dialogano con le musiche originali di Massimo Pupillo e con i canti tradizionali di Karina Moeller, cantante inuit che vive in Danimarca.

Gli Inuit, uno dei popoli più antichi e pacifici della terra, sono oggi a un bivio cruciale della loro storia. In Groenlandia la curva demografica non cresce da trent’anni e i nativi non sono più di cinquantamila. Minacciato dallo scioglimento inarrestabile dei ghiacci, dalle politiche estrattive di Canada e Stati Uniti, costretto a ridurre la pratica tradizionale della caccia, il popolo inuit sta vivendo in modo traumatico l’irruzione della modernità: il dilagare dell’alcolismo e un altissimo tasso di suicidi giovanili ne sono la testimonianza.

Sempre nel calendario di Aperto, sabato 28 (alle 11 e alle 17) e domenica 29 settembre (alle 11 e alle 15) i Chiostri di San Pietro ospitano "Bauci. Circo delle città invisibili" della Compagnia Quattrpx4. Uno spettacolo di circo contemporaneo ispirato all’opera di Italo Calvino, coinvolgente e poetico, adatto a un pubblico di tutte le età. Ideato da Clara Storti, che ha voluto rendere omaggio alle "Città invisibili" di Calvino, l’evento recupera alcune suggestioni visive e tematiche dell’opera letteraria per comporre un percorso artistico a partire da elementi scenografici e piccole installazioni. Ancora sabato 28 settembre, il Festival Aperto – alle 20,30 al Teatro Valli – propone Emilìana Torrini in "Miss Flower". Cantautrice islandese di origine italiana, Emilìana Torrini ritorna nella terra del padre per portare il suo nuovo album. Info: www.iteatri.re.it