Calano i posti letto in montagna, com’è emerso dall’analisi di Lapam Confartigianato. Ma questo non significherebbe una diminuzione di turisti; semmai, un incremento del turismo di giornata, un ritorno al ‘mordi e fuggi’.
Questa l’opinione degli operatori turistici dell’Appennino che, a parte l’inevitabile deficit del turismo bianco dovuto ad una stagione invernale dal meteo capriccioso, non vedono mancare i turisti nelle località, dalla Pietra di Bismantova a Cerreto Laghi. Arrivano per ammirare il paesaggio e gustare un pranzo, poi ripartono.
Claudio Malpeli, direttore e coordinatore della stazione sciistica di Ventasso Laghi, ricorda che la stazione è stata definita la più economica d’Italia. "E’ vero che si assiste ad un calo dei pernottamenti, ma anche in base ai dati relativi alla ristorazione – precisa Malpeli – si registra un aumento del turismo di giornata. Il nostro obiettivo è quello di attirare le famiglie, soprattutto provenienti dalle zone limitrofe per permettere loro di risparmiare e di trascorrere una giornata sulla neve con buoni servizi. Adesso è anche difficile fare dei programmi perché l’inverno è cambiato: negli anni addietro veniva tanta neve e si fermava due o tre mesi perché la temperatura rimaneva sempre bassa, adesso ci sono questi sbalzi di temperatura e la neve sparisce in pochi giorni. Noi abbiamo il lago Calamone che sostituisce un’attrattiva per tutto l’anno, soprattutto nei weekend".
Per il sindaco di Ventasso, Enrico Ferretti, oggi i modi di fare turismo sono diversi e i dati comunicati da Lapam non rispecchiano la realtà del flusso turistico in Appennino perché partono dai pernottamenti. "Sull’Appennino è vero che mancano posti letto perché non ci sono alberghi e la richiesta supera l’offerta, – afferma il sindaco Ferretti – però abbiamo gli affittacamere e di più il turismo di giornata, che non entra nelle statistiche ma nell’economia dei nostri operatori turistici. Anche con le promozioni del Parco Nazionale dell’Appennino e le iniziative dei nostri operatori, da maggio a novembre l’Appennino gode della presenza di turisti in cammino".
Castelnovo in questi ultimi anni si è affermato come paese del turismo sportivo, grazie alle strutture di cui dispone a cominciare dal Centro Coni; l’ultimo successo si deve alla Federazione sport sordi, che ha scelto Castelnovo come sede per gli allenamenti e i ritiri in vista degli incontri internazionali. "Da oi sta andando molto bene, – ha detto il sindaco Enrico Bini – a parte le normali gite turistiche, arrivano da noi squadre di atleti con accompagnatori che riempiono tutti gli alberghi attorno".
Settimo Baisi