REDAZIONE REGGIO EMILIA

Il taglio del nastro. Nuova casa della comunità: "Tuteliamo i cittadini"

L’inagurazione ieri a Castelnovo Sotto con il presidente della Regione. Michele de Pascale: "Diritto alla salute psico-fisica e prevenzione".

L’inagurazione ieri a Castelnovo Sotto con il presidente della Regione. Michele de Pascale: "Diritto alla salute psico-fisica e prevenzione".

L’inagurazione ieri a Castelnovo Sotto con il presidente della Regione. Michele de Pascale: "Diritto alla salute psico-fisica e prevenzione".

di Lara Maria FerrariCastelnovo Sotto ha una nuova Casa della comunità. Taglio del nastro ieri per la struttura disposta su tre piani, che ha comportato un investimento di 2,4 milioni di euro con cui sono stati realizzati ambulatori e tanti servizi a disposizione degli abitanti, "per tutelare il diritto alla salute psico-fisica delle cittadine e dei cittadini, vicino a casa", ha dichiarato Michele de Pascale, presidente della Regione.

Si conclude un percorso avviato dall’Azienda sanitaria e condiviso con istituzioni, associazioni e cittadinanza, presenti in gran numero all’inaugurazione. Finalmente trentamila residenti avranno un nuovo punto di riferimento per i servizi sociosanitari, che arriva dopo i lavori di completa ristrutturazione dell’immobile.

Un edificio "già stato ospedale, fino agli anni ‘80 – ribadisce Cristina Marchesi, direttore Ausl – che ha grande valore storico-morale e partito come casa della salute. Da quando lo abbiamo pensato nelle nuove vesti sono trascorsi molti anni, non è stato un cantiere semplice ma siamo arrivati alla fine e lo dico con affetto, avendo io cominciato qui negli anni ‘90 come ufficiale sanitario".

I servizi offerti comprendono gli ambulatori di cardiologia, diabetologia, oculistica, otorinolaringoiatria, urologia, odontostomatologia, la medicina generale, gli ambulatori dei pediatri di libera scelta e il centro prelievi.

"Nella Casa saranno fornite terapie riabilitative dopo patologie neurologiche, ortopediche, traumatologiche, respiratorie, oncologiche – specifica il direttore del dipartimento Cure primarie, Marina Greci –. Sono presenti una sala per la riabilitazione motoria, ambulatorio infermieristico e per l’assistenza domiciliare. C’è il servizio di neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza, un’équipe multiprofessionale per i minori con disturbi cognitivi, neuromotori o relazionali. Gli specialisti favoriscono l’integrazione dei minori insieme alle istituzioni educative e scolastiche".

"Il programma delle case di comunità è forse la riforma più coraggiosa e più politica del piano contenuto nel Pnrr", afferma il sindaco di Quattro Castella Alberto Olmi in rappresentanza della Provincia, rivolgendosi ai professionisti e volontari accomunati dall’obiettivo di rispondere ai bisogni sanitari e sociali della comunità.

Oltre alle prestazioni di natura medica, la casa proporrà soluzioni per l’educazione e la promozione della salute, per anziani e persone con disabilità, perché, come sottolineato dal presidente Emilia-Romagna, "l’integrazione nel socio-sanitario, in tutte le politiche sociali dei comuni ma anche nelle reti territoriali per noi è fondamentale, così come lo è la relazione con la medicina generale e i pediatri di libera scelta".

De Pascale chiude con partita più importante: "La prevenzione: la vera sfida nuova è per la prevenzione primaria, secondaria (capacità di investimento sugli screening) e terziaria (partendo dalle scuole, il contrasto all’obesità infantile, ad esempio)".

Il sindaco di Castelnovo Sotto Francesco Monica ha rimarcato il percorso amministrativo, accompagnato dalla politica, dalla Regione e da quella locale in particolare, e il cambiamento dei servizi al passo con il mutamento delle persone. I 2,4 milioni occorsi son suddivisi tra fondi statali (un milione e 235mila euro), regionali (795mila) e dell’Ausl di Reggio (380mila). E come ricordato dal presidente, "L’Emilia-Romagna è tra le prime Regioni in Italia per numero di case, 135, già attive".