Torna ad essere positivo il bilancio tra nuove iscrizioni al registro camerale e cessazioni d’attività delle imprese reggiane. Dopo un primo trimestre segnato da un lieve calo (10 unità in meno), il saldo del periodo aprile-giugno, infatti, evidenzia la presenza di 285 aziende in più e si presenta come il più alto degli ultimi 10 anni per quanto riguarda i secondi trimestri di ciascun anno. A fronte di 787 nuove iscrizioni al Registro imprese della Camera di commercio, le imprese della provincia di Reggio Emilia che hanno espresso la volontà di non proseguire l’attività sono state 502, portando così il numero complessivo delle imprese a 54.755 unità, vale a dire lo 0,5% in più rispetto alla fine di marzo 2022. Anche il confronto su base annua -ovvero rispetto al secondo trimestre 2021- evidenzia un incremento pari all’1%. L’analisi dell’Ufficio studi della Cciaa evidenzia, tra l’altro, che la crescita registrata nel periodo aprile-giugno porta il numero delle imprese reggiane leggermente al di sopra di quello del periodo pre-Covid: rispetto al giugno 2019, infatti, si registra un aumento leggermente superiore all’1%. Il tessuto imprenditoriale reggiano si conferma composto principalmente da piccole imprese, tanto che il 51,5% è rappresentato da imprese individuali, il 18,1% da società di persone e le società di capitale si attestano al 27,3% sul totale. I dati riferiti al secondo trimestre di quest’anno evidenziano che la quasi totalità dei settori risulta avere un saldo di nati-mortalità in attivo se confrontata con il periodo gennaio-marzo 2022. In lievissima controtendenza solo il commercio, con un saldo iscritte cessate a -7 unità, e l’alloggio-ristorazione, anch’esso con un saldo negativo di 8 imprese. In termini assoluti, la performance migliore viene dal settore delle costruzioni che, in tre mesi, è cresciuto di 111 unità, raggiungendo le 12.184 imprese.
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