"Il chiosco ‘Reggio Caffè’ in zona stazione destinato a diventare ‘Rider Point’ è solo un punto di partenza. Concordo che non sia sufficiente, infatti stiamo cercando, in aggiunta, un’altra location in centro storico". Il sindaco Luca Vecchi controreplica in modo costruttivo ad Adl Cobas, Union Riders e Rec (Reggio Emilia in Comune) che lo avevano attaccato sul progetto dei ‘Rider Point’, tacciato come "falso d’autore", in virtù della mozione popolare forte di 5mila firme depositata qualche giorno prima per chiedere spazi e miglioramenti a favore dei ciclofattorini del mondo delivery. L’altra accusa saliente riguardava il fatto che non fossero stati coinvolti i Cobas (i quali avrebbero la maggior parte di rappresentanza della categoria in città a dispetto di Cgil, Cisl e Uil che hanno siglato il protocollo col Municipio). "La loro petizione è legittima e non abbiamo alcuna preclusione nei loro confronti, avendo già dialogato in passato coi Cobas, come sui trasporti per esempio – ha puntualizzato Vecchi ieri a margine di una conferenza stampa – Sono stato mal interpretato forse quando ho detto che esiste un tavolo unico di trattativa. Il senso non era quello elitario, ma quello di dire, come peraltro ogni Governo fa, che non si possono aprire mille tavoli sullo stesso tema. Peraltro le istanze presentate con la loro raccolta firme sono analoghe. L’importante è arrivare al risultato. Il rider point della zona stazione dicono sia scomodo? Noi abbiamo ricevuto a marzo una proposta dai sindacati confederali, che comunque hanno una certa rappresentanza, e abbiamo aperto il tavolo. Sulla base di uno studio consegnatoci da loro, i quali hanno stretto un accordo con Just Eat, sull’analisi dei flussi è emerso che il maggior numero di ordini di consegne parte dal McDonald’s di Ospizio. Così è nata l’idea del chiosco in zona stazione. Ma ripeto, ne stiamo cercando uno anche in centro".
dan. p.