REDAZIONE REGGIO EMILIA

Il raid nel parcheggio della palestra: "Ci hanno svuotato il bagagliaio"

I malviventi hanno agito nel piazzale di viale Martiri di Piazza Tien An Men. L’amarezza delle vittime: "Speriamo che ci sia videosorveglianza in zona".

Il finestrino dell’auto spaccato nella sera del 7 gennaio

Il finestrino dell’auto spaccato nella sera del 7 gennaio

Esausti dopo un’ora e mezza di palestra e pronti a rientrare a casa, un cittadino italiano e sua moglie si sono accorti con sgomento di essere stati derubati, proprio durante l’allenamento. È quanto successo la sera di martedì 7 gennaio, nel parcheggio della palestra Fit active, in viale Martiri di Piazza Tien An Men. Avvicinandosi alla propria automobile, la coppia si è accorta immediatamente che qualcosa non andava, come racconta l’uomo in preda a sconforto e delusione: "Abbiamo subìto un furto con scasso – spiega –. Saranno state circa le 21.30, mentre eravamo all’interno della sala per la sessione di ginnastica. I ladri hanno spaccato il vetro della macchina e preso diversi nostri effetti personali. La cosa che mi lascia stupito è che non c’erano borse oppure oggetti in bella vista. Avevamo chiuso tutto nel bagagliaio, per sentirci più sicuri. E invece... "

Il bottino del furto consiste in due portafogli e due zaini in cui c’erano un pc e due telefoni aziendali. Secondo l’uomo, un modus operandi di malviventi specializzati: "O ci hanno pedinati oppure sono dotati di apparecchi particolari che rivelano la presenza di strumentazione elettronica a bordo di veicoli. In quel momento la nostra macchina era l’unica nell’area del parcheggio. La palestra è aperta 24h e c’è sempre un grosso flusso di persone". L’uomo, che lavora in una coop sociale, spera che la diffusione della notizia possa giovare agli altri e aiutare a capire se la videosorveglianza è attiva in quella zona".

Altro dettaglio che fa pensare si tratti di un furto mirato è l’aspetto dell’auto dopo il furto: "Hanno spaccato il bussolotto dietro aprendosi la via per accedere al bagagliaio", aggiunge il derubato. Oltre al danno materiale, c’è sempre l’aspetto psicologico da rilevare. I coniugi sono traumatizzati: "È stata una brutta cosa, non solo per il valore degli oggetti ma anche per il sentimento di essere stati feriti, con un’invasione del nostro spazio privato".

Lara Maria Ferrari