Il IV Raduno provinciale degli alpini a Ramiseto, Ventasso, ha portato, sabato e domenica, una ventata di allegria con qualche ombra di tristezza per una comunità montanara che ha visto partire molti alpini per la guerra di Russia di cui alcuni, tra uccisi e dispersi, non hanno più fatto ritorno a casa. A onorare questi ‘vegi alpini’ della seconda guerra mondiale, mai dimenticati, è il ricordo del generale Luigi Reverberi sempre presente che con la dura storica battaglia di Nikolajewka riuscì a creare un varco salvando molti militari italiani. L’estate Ramisetana si chiude in quest’ultimo weekend di sole con la due giorni di festa provinciale degli alpini che ha visto una straordinaria partecipazione di autorità e di rappresentanze di tutta la provincia, sindaci dell’Unione Comuni d’Appennino e alcuni del Parmense. Una grande folla ha seguito con entusiasmo. La Sezione Alpini di Ramiseto ha ricordato con orgoglio il primo raduno provinciale del 1952 svolto al Lago Calamone con il generale Reverberi. L’adunata è iniziata sabato con ammassamento, alzabandiera e onore ai caduti. Alla sera nella sala polivalente, storia degli alpini di Ramiseto a cura dell’alpino Lino Franzini, è seguita la cena preparata dalla Proloco, poi concerto della Fanfara lombarda Valcamonica. Domenica, dopo l’alzabandiera in piazza Baisi, la festa ha raggiunto il massimo livello grazie all’organizzazione di volontariato coordinata da tre persone: Francesco Saporito della Proloco, Rachele Grassi coordinatrice e Lino Franzini ricerca storica. Saluti del sindaco Ferretti, del consigliere provinciale Sassi, del presidente dell’Ana Albert Ferrari. Consegnati attestati di merito dal sindaco Enrico Ferretti e, lui stesso alpino, ha ricevuto un attestato da Franzini per l’impegno sul territorio. Ad allietare la festa delle ‘penne nere’ la fanfara Valcamonica e il coro degli alpini che dopo l’esecuzione dei brani classici ha accompagnato la messa al campo celebrata da don Giovanni, quindi tutti a pranzo preparato da volontari della Proloco e alpini locali.
Settimo Baisi