
Foto di gruppo dopo la firma dell’intesa tra Unimore, Cupla e Comune
Studenti e anziani insieme per ripensare il concetto di abitare. Unimore e Cupla (Comitato unitario pensionati lavoro autonomo) hanno fimato un memorandum d’intesa per realizzare un progetto di cohousing e caring intergenerazionale, tra studenti universitari e persone anziane. L’iniziativa prevede l’attivazione di almeno dieci soluzioni abitative sostenibili per l’anno accademico 2025-26, che interpretano il sorgere di un nuovo modello di co-abitazione, per favorire studentesse e studenti universitari in cerca di casa e contrastare la solitudine della popolazione anziana.
"Il punto è preliminare, ma fondamentale per verificare l’esistenza di una domanda e di un’offerta reciproche – apre il Pro rettore Giovanni Verzellesi – Ringrazio Cupla per avere portato alla nostra attenzione il tema e il Comune per avere partecipato dall’inizio alle interazioni, e anticipatamente per il contributo che darà nella formalizzazione delle future convenzioni". Verzellesi aggiunge che non è il problema abitativo ed economico il driver sottostante all’iniziativa, quanto piuttosto la motivazione allo scambio bilaterale fra pensionati e giovani. L’iniziativa si sviluppa in forma di alloggi condivisi tra studenti e anziani con un sistema di supporto reciproco e integrazione sociale, agevolando un’esperienza di crescita e scambio. Questi i contenuti del documento siglato ieri a palazzo Dossetti, presenti Verzellesi, il presidente di Cupla Luigi Davoli, l’assessore alle relazioni con l’Università Roberto Neulichedl e la presidente della commissione Parità e Cultura in Regione, Elena Carletti. Nel programma, la condivisione di spazi abitativi, allo scopo di creare opportunità di assistenza reciproca, con i più giovani coinvolti in attività di sostegno pratico e digitale. Rafforzando il tessuto sociale attraverso una rete di relazioni fra generazioni diverse. "I canali tradizionali resteranno, - nota Davoli - questo è un progetto innovativo e vediamo se riusciamo con le prime dieci location di sperimentazione ad espanderlo. Avremo bisogno del supporto di Comune e Regione, noi metteremo tutto l’impegno possibile".
Nei panni di facilitatore nel confronto fra le parti, il Comune "ha inteso da subito seguire la proposta – spiega Neulichedl – che va in una seppur parziale soluzione del problema degli alloggi per gli studenti, impegno sottoscritto già nell’accordo quadro di fine 2023 tra Comune e Unimore per la realizzazione degli studentati; la seconda direzione è nelle linee di mandato, ovvero l’idea di una comunità educante che riguarda tutto il periodo di formazione di un individuo. E’ evidente che un patto intergenerazionale è aderente alla nostra linea". Saranno organizzati incontri con pensionati interessati a partecipare e Unimore pubblicherà le disponibilità abitative sul proprio sito, promuovendo colloqui motivazionali con studenti e fornendo assistenza amministrativa e tecnica. Il progetto è aperto alla collaborazione di altri enti, che potranno contribuire con risorse e competenze.
"La società sta cambiando, la popolazione universtaria è cresciuta tantissimo – commenta Carletti - speriamo che queste sperimentazioni di dieci alloggi possano radicarsi. C’è anche un tema di rigenerazione urbana e solitudini a cui far fronte".