
La festa per i 100 anni di Alfredo Cerioli, nel 2024, assieme a parenti e amici
Si è spento alla soglia dei 101 anni Alfredo Cerioli, personaggio storico di Reggio Emilia, conosciuto per essere stato un importante agente di commercio come rappresentante di tessuti che riforniva tante imprese locali per diverse realizzazioni, dai tendaggi alle camicie, girando l’Emilia-Romagna, la Toscana e le Marche in particolare. Non solo, Cerioli partecipò alla Resistenza da partigiano col nome di battaglia di ’Brenno’, già premiato dall’Anpi con una medaglia al valore. Lo scorso maggio, Alfredo tagliò l’invidiabile traguardo della tripla cifra d’età celebrata a dovere, prima con un brindisi in compagnia all’Antico Caffè del Teatro di via Crispi, nel cuore di Reggio che abitualmente frequentava fin da ragazzo, poi alla Polveriera attorniato da un’ottantina di amici e l’immancabile torta.
"Mio papà era nato a San Maurizio, nel quartiere Venezia, in un’epoca dove sussisteva una povertà da far paura - dice il figlio Roberto -. Quindi finite le elementari era andato a lavorare a 10 anni come commesso dai fratelli Manzini, un negozio di abbigliamento e tessuti in pieno centro, insomma era il classico ragazzo di bottega. Ha finito la sua esistenza come buongustaio, tanti suoi amici riconoscevano il suo amore per il cibo nelle cene che organizzava, si vede che doveva recuperare tutto quello che non mangiò in gioventù: basti pensare che a militare era stato riformato per insufficienza toracica e pleurite".
Durante gli anni della Resistenza assunse un ruolo nella funzione organizzativa; era in centro a Reggio come curatore degli aspetti logistici per le spedizioni verso la montagna delle lotte partigiane. E proprio nei sotterranei del quartiere Rosta Vecchia, dove avevano casa i miei nonni materni, incontrò la sua futura moglie Elvira Soncini che venne poi a mancare nel 1980 a seguito di una malattia.
"Ha avuto la fortuna e il privilegio di diventare bisnonno quando un anno e mezzo fa nacque il pronipote Ennio – aggiunge il figlio –. Era un assiduo frequentatore dei bar del centro; in gioventù andava al Caffè Perli in via Guido da Castello poi al Tropical in Piazza del Monte, infine all’Antico Caffè del Teatro di via Crispi, dove ha festeggiato i cento anni. Poi aveva una passione smisurata per lo sport; era tifosissimo della Reggiana e dell’Inter oltre che essere un appassionato di ciclismo e sostenitore di Fausto Coppi. Infine ha seguito prima me e poi mio figlio Andrea quando giocavamo a baseball". I funerali si terranno domani, partendo alle 14 dalla Casa Funeraria Reverberi (via Terezin 21) per la chiesa del Buon Pastore. Al termine della funzione di rposeguirà per il cimitero di Cadelbosco di Sopra. Non fiori ma opere di bene.
Cesare Corbelli