MARIAGIUSEPPINA BO
Cronaca

’Il Paese al Lavoro’ negli scatti di Codazzi

Il fotografo Giuseppe Maria Codazzi ritrae il lavoro a Vezzano con un approccio positivo e controcorrente. Il libro "Il Paese al Lavoro" celebra la dignità e la passione dei lavoratori locali.

’Il Paese al Lavoro’ negli scatti  di Codazzi

Il fotografo Giuseppe Maria Codazzi ritrae il lavoro a Vezzano con un approccio positivo e controcorrente. Il libro "Il Paese al Lavoro" celebra la dignità e la passione dei lavoratori locali.

Una donna immortalata nella fatica quotidiana: il suo lavoro di pecoraia con la figlioletta al suo fianco. Sono sorridenti e felici della loro condizione, fa da sfondo il gregge.

È una delle 82 fotografie, iconiche ed emblematiche, in bianco e nero che ritrae Alessia Baldi con la figlia Athena scattata dal fotografo reggiano, Giuseppe Maria Codazzi, inserita nell’8° volume fotografico del progetto ‘Il Paese’, dal titolo: ‘Il Paese al Lavoro”,    (edizioni San Lorenzo). Libro che viene presentato domenica alle 10 nella sala civica del comune di Vezzano, per la sagra patronale di San Martino.

Codazzi, per rappresentare il lavoro a Vezzano, ha scelto una modalità espressiva forte e controcorrente, seppur venata da certo Neorealismo, dai fotografi della Farm Security Administration, da Strand e Zavattini.

La marca delle sue fotografie è la felicità nei volti e nel lavoro, non la denuncia sociale, filantropica della povertà, degrado, umiliazione, pessime condizioni di vita. Anche la luce è nitida e precisa, i ’tagli’ fotografici sono netti e mettono in risalto le persone: gente fiera di sé, di ciò che ha costruito e che contribuisce con passione per migliorare il proprio contesto sociale come il casaro Giuliano Ugoletti, con la figlia, segno di un lavoro, seppur duro, che continuerà al femminile.

Ancora Umberto Bigi e il figlio Mauro nell’azienda di allevamento della vacca Chianina. Controcorrente è la scelta di testimoniare la prosecuzione del lavoro dei padri, evento oggi raro.

Non vuole esserci nulla di commovente nelle sue foto, bensì l’orgoglio di lavorare, la capacità di cogliere, nell’oggi, il coraggio della ripresa di lavori, ormai abbandonati, perché considerati non redditizi come la pastorizia.

Codazzi sa cogliere tutte le sfumature sociali anche quelle innovative di parità di genere, i volti sono segnati dalla fatica, ma sereni, non mancano particolari affettuosi come il gattino di casa o la delicatezza di una rosa posata su una tavola apparecchiata.

Codazzi, da anni indaga su Vezzano, ha fermato l’attimo dei diversi aspetti delle attività lavorative del territorio: commercio, artigianato, industria e agricoltura. Ognuna è rappresentata dal ritratto del o dei titolari con accanto una fotografia che la identifica. Fra queste: Matteo e David Sassi nell’azienda di produzione dell’aceto balsamico con a fianco la sacca per il filtraggio, l’antico lavandino per la toeletta mattutina con Elena Lolli con il figlio Gabriele Perteghella nel B&B, le pere Abate con Carla Spaggiari davanti al suo negozio di frutta, verdura e casalinghi, Stefano Corrias nel magazzino generale della sua azienda di musica.

Le foto degli oggetti si collegano all’arte contemporanea, ritornata al Figurativo, con rimandi rivisitati alla Pop Art e di site specific. Il volume è arricchito dai testi di Paolo Francia, (assessore cultura/Vezzano), Lorenzo Sani (giornalista) e Anna Maria Lolli (docente).

Il libro si trova in tutte le librerie reggiane a partire dall’11 novembre, costo di 20 euro.