È scattata martedì la tredicesima edizione della ‘Scuola di Paesaggio Emilio Sereni’ all’istituto Alcide Cervi di Gattatico, che durerà fino a sabato. Cinque giorni di lezioni frontali, seminari, laboratori, uscite didattiche (in particolare oggi nel basso ferrarese e nelle valli di Comacchio), aperilibri e mostre dedicate al politico, intellettuale, partigiano nonché pioniere dello studio sul paesaggio agrario. Tema di quest’anno, il "paesaggio delle aree interne": le realtà italiane rurali, un tempo marginalizzate, oggi ritenute contenitori di patrimonio, risorsa, luoghi di sperimentazione di un nuovo rapporto tra uomo e natura. Dai fiumi alle paludi, dalle colline fino alle montagne.
Decine gli iscritti tra studenti di architettura e agronomia, ricercatori, dottorandi, professionisti del mondo della formazione, delle pubbliche amministrazioni, della ricerca e della cultura; per il secondo anno consecutivo, al fine di garantire l’accesso a tutti nel massimo rispetto delle norme anti-Covid, la scuola ha permesso anche la partecipazione in modalità online. A inaugurare i lavori, l’assessore regionale all’agricoltura Alessio Mammi, assieme alla presidente dell’Istituto Cervi, già senatrice, Albertina Soliani e al direttore della scuola Sereni, Rossano Pazzagli, professore docente di storia del territorio all’Università del Molise. Dopo una breve visita al museo Cervi, due lezioni introduttive: "Le aree interne e la coesione territoriale in Italia", a cura di Giuseppe Provenzano, già Ministro per il Sud e la coesione territoriale e "Aree interne e aree protette: il lungo impegno per l’Appennino", di Fausto Giovanelli, presidente del Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano.