Il nuovo libro su Paolo Bellini: "La destra reggiana lo conosceva. Venne aiutato a rientrare in Italia"

Domani sera al campovolo un dibattito sulla figura dell’ex Primula Nera tra la strage di Bologna e mafia. Ci sarà anche Giovanni Vignali col suo ultimo saggio: "Lui stesso ha detto di agire per conto di Almirante". .

Il nuovo libro su Paolo Bellini: "La destra reggiana lo conosceva. Venne aiutato a rientrare in Italia"

Domani sera al campovolo un dibattito sulla figura dell’ex Primula Nera tra la strage di Bologna e mafia. Ci sarà anche Giovanni Vignali col suo ultimo saggio: "Lui stesso ha detto di agire per conto di Almirante". .

Dopo un’estate in cui le sentenze sulla bomba del 2 agosto 1980 e la figura del killer reggiano Paolo Bellini hanno fatto litigare l’Associazione Familiari delle vittime e il Governo, la Festa nazionale dell’Unità in corso di svolgimento al Campovolo ospita domani alle 20,45 il dibattito dal titolo: “Dalla strage di Bologna alle stragi di mafia: trame nere e depistaggi”.

Fra i protagonisti del confronto spicca Paolo Bolognesi, che nel giorno dell’ultimo anniversario dell’esplosione ha detto dal palco che "le radici di quell’attentato oggi figurano a pieno titolo nella destra di governo". La frase ha scatenato una ridda di reazioni, innanzitutto quella di Giorgia Meloni. La premier ha immediatamente replicato parlando di "attacco grave… credo che le parole e i gesti stiano sfuggendo di mano anche alle persone più avvedute". A infiammare definitivamente il clima ci ha poi pensato il presidente della Commissione Cultura alla Camera Federico Mollicone di Fd’I, sostenendo che la condanna all’ergastolo a Paolo Bellini "non ha rispettato i criteri di un giusto processo".

Intanto oggi torna in libreria in versione aggiornata il volume del giornalista reggiano Giovanni Vignali “L’uomo nero e le stragi”, dedicato alla figura del killer della Mucciatella: rispetto alla prima edizione del 2021 il saggio contiene il resoconto dei processi di primo e secondo grado nel capoluogo emiliano e, soprattutto, getta lo sguardo sulla posizione di Bellini nelle nuove inchieste riaperte a Firenze e Caltanissetta, dove risulta indagato per la trattativa Stato-mafia del 1992-93. A luglio scorso è giunta la sentenza di Appello sulla strage di Bologna che ha riconfermato l’ergastolo a Paolo Bellini, ora in attesa del pronunciamento della Cassazione.

Nel dibattito di domani alla Festa dell’Unità il presidente dell’Associazione Familiari delle vittime dialogherà proprio con Giovanni Vignali, e coi giornalisti Paolo Biondani de l’Espresso e Antonella Beccaria, autori rispettivamente de “La ragazza di Gladio” e “Operazione Bologna”. A moderare l’incontro darà Max Collini.

"In questa città – spiega Vignali – si dice che bisogna fare, giustamente, un’analisi storica di una certa sinistra nel periodo in cui nascevano le Brigate Rosse. Però altrettanto dovrebbe fare la destra reggiana he fa opera di rimozione dicendo di non conoscere Bellini. Che invece c’entra moltissimo con la destra reggiana, essendo cresciuto nell’ambiente e condotto poi in Avanguardia Nazionale. Nel libro parlo di Bellini, quando al ritorno in Italia sotto mentite spoglie col nome del brasiliano Roberto Da Silva, venne aiutato – come risulta dagli atti – dai tre allora senatori dell’Msi Stefano Menicacci,

Antonio Cremisini e Franco Mariani che fu l’ultimo segretario del Partito Nazionale Fascista a Novellara. Lo stesso Bellini in aula inoltre, ha esplicitato che agiva per conto del segretario Giorgio Almirante, amico del padre".

dan. p.