Un ritorno a casa costato carissimo per il medico Luigi Ferrari e il figlio Mattia, arrestati lo scorso 9 maggio in Sri Lanka con l’accusa di aver tentato di contrabbandare centinaia di farfalle, insetti e piante, rubate da un parco nazionale. "Hanno pagato la multa e il divieto di rimpatrio a cui erano sottoposti è stato rimosso grazie all’intervento dell’ambasciata. Domani (oggi, ndr) faranno rientro in Italia", fanno sapere dalla Farnesina. Il chirurgo ortopedico di Sassuolo (in provincia di Modena) e il figlio 28enne sono stati condannati a risarcire il Paese asiatico per oltre 180mila euro. I due erano lì in vacanza quando al termine di un’escursione nella riserva naturale Kataragama Kochi Pathana, sono stati fermati dai ranger per la tutela della fauna selvatica che si sono insospettiti di alcune luci blu e viola delle quali era in possesso Ferrari, grande appassionato di entomologia. Dalla perquisizione nei loro zaini sono emersi centinaia di insetti in decine di barattoli di vetro, bottiglie e bustine oltre a numerose foglie di piante autoctone: secondo i giornali locali si trattava di 92 specie di farfalle e 160 altri insetti appartenenti a nove diverse specie di libellule. Padre e figlio sono finiti in manette. Durante l’udienza che si è svolta nei giorni scorsi, i due – dopo essersi consultati coi loro legali – si sarebbero dichiarati colpevoli. Poi, la sentenza: una multa da oltre 180mila euro per evitare una pena di due anni di carcere. Pagato il conto con la giustizia, ieri hanno preso il primo volo e oggi saranno in Italia.
Daniele Petrone