DANIELE PETRONE
Cronaca

Il Giro d’Italia torna a correre nel Reggiano. Castelnovo Monti sarà arrivo di tappa

Il 21 maggio la carovana rosa in Appennino, il giorno successivo partenza da Modena e poi il passaggio sotto i castelli di Matilde

Il Giro d’Italia torna a correre nel Reggiano. Castelnovo Monti sarà arrivo di tappa

La partenza di tappa da Scandiano nel 2023

Un traguardo sotto la Pietra di Bismantova e il giorno successivo un inchino ai castelli matildici. Sarà un Giro d’Italia 2025 che parlerà doppiamente reggiano.

Il percorso della corsa di ciclismo più amata del Paese è in via di definizione e verrà svelato ufficialmente il 12 novembre a Roma, ma c’è una certezza: il 21 maggio l’arrivo di quella che dovrebbe essere l’undicesima tappa, sarà a Castelnovo Monti. La carovana rosa partirà dalla Versilia (Camaiore o Viareggio, ancora da stabilire) dopo la prova a cronometro Pisa-Lucca; poi entrerà nel nostro territorio scollinando sul Passo delle Radici, dirigendosi verso Toano, Carpineti e infine nella capitale dell’Appennino tanto cara a Dante Alighieri. Qui, proprio in questi giorni, sono attesi gli emissari di Mauro Vegni – direttore della kermesse organizzata da Rcs – per i sopralluoghi sulle strade con l’amministrazione locale. Ma non finisce qui. Il 22 maggio la partenza della dodicesima tappa sarà in quel di Modena, ma il gruppone riattraverserà il Secchia, sfrecciando nel comprensorio ceramico per poi salire verso Rossena e Canossa, con inchino di riverenza nelle terre della contessa Matilde e pure per ricordare l’indimenticato Michele Scarponi (morto a 37 anni nel 2017 investito da un furgone mentre si allenava in bici) che su queste strade era di casa, tanto che a Cavandola c’è una scultura a lui dedicata. La frazione poi proseguirà verso Quattro Castella per entrare nel parmense, in direzione Lombardia dove ci sarà l’arrivo.

Il Giro torna protagonista da noi a distanza di un anno. Nell’edizione 2023, il 16 maggio la decima tappa partì da Scandiano per arrivare a Viareggio (vinse il danese Magnus Cort Nielsen) dopo una vigilia turbolenta nel giorno di riposo tra il ritiro per Covid del fenomeno Remco Evenepoel – che era in maglia rosa (a portarsi a casa il ’Trofeo senza fine’ fu poi Primož Rogliĉ) – e il meteo che minacciava la cancellazione (proprio quel giorno ci fu la prima alluvione in Emilia-Romagna). Nel 2022 l’ultimo arrivo di tappa a Reggio città, in viale Isonzo con vittoria volante dell’italiano Alberto Dainese. Mentre nel 2021, il passaggio ’sfortunato’ sul castello di Carpineti sotto un diluvio che non permise neppure le riprese tv dall’elicottero. Ora si aspetta il 2025. Fari puntati sulla ‘nostra’ Bardiani (che di tappe al Giro ne ha vinte una trentina) e sul luzzarese Mirco Maestri che potrebbe regalare una fuga delle sue immaginandolo con le braccia al cielo. Ci vorrà ancora tempo per conoscere la lista dei partecipanti ’big’, ma tutti sognano i grandi campioni, magari con un duello tra il cannibale dell’era moderna del ciclismo Tadej Pogaĉar e il rivale Jonas Vingegaard...