La giunta Spanò intende aprire una farmacia comunale acquistando un immobile all’asta, perfetto per ospitare la rivendita e anche ambulatori per accogliere tutti i medici di base del paese. Ma perde la gara, non potendosi spingersi oltre la somma di 180mila euro. Lo stabile è stato in questi giorni assegnato all’unico altro partecipante all’asta: il farmacista privato di Campegine, che ha così stroncato sul nascere la concorrenza. Amareggiato il sindaco: "Avevamo annunciato alla cittadinanza il nostro progetto. Avremmo creato le condizioni perfette per dare al paese una medicina di gruppo nuova, accessibile, al piano terra e centrale. L’unico ostacolo poteva essere che qualcuno comprasse quell’immobile abbandonato da quasi 10 anni e di nessun interesse. Le probabilità erano poche dato che due aste erano già andate deserte…".
Il dibattito in paese è stato vivace: c’era chi parteggiava per il privato, anche se molti cittadini avevano accolto con grande favore l’idea del Comune: "Ci auguriamo che sia il nuovo proprietario a dare vita in quell’immobile agli ambulatori medici pubblici - commenta Alessandro Spanò - Il posto è perfetto, ha le dimensioni appropriate per accogliere tutti gli ambulatori al piano terra, vicino alla piazza con un grande parcheggio, tra la maggior parte degli esercizi commerciali del paese. I medici meritano posti adeguati dove poter esercitare, accessibili a tutta la cittadinanza e con i dovuti spazi, liberi da qualsivoglia condizionamento. Questo era quello che avevamo in mente per loro e per i nostri concittadini".
Un sogno sfumato: "Volevamo dare a Campegine un nuovo servizio pubblico di cui si sarebbe beneficiato per decenni perché i cittadini stessi ne hanno apprezzato il progetto e la posizione strategica", aggiunge il primo cittadino.
"Da quando abbiamo reso pubblico il progetto con un volantino mandato casa per casa, abbiamo ricevuto tantissimi apprezzamenti, soprattutto dalla fascia più anziana della popolazione. Era un’idea azzeccata condivisa e sostenuta anche dall’Ausl. Ora speriamo sinceramente che il nuovo proprietario voglia fare lo stesso, tenendo conto delle necessità dei campeginesi e degli apprezzamenti per l’idea".
L’alternativa? Il sindaco non si demoralizza: "Continueremo a cercare uno spazio adatto all’apertura degli ambulatori, nel frattempo però procederemo con l’apertura della farmacia comunale in un altro sito, come promesso".