Tra stendardi e tappeti rossi, ieri l’Arma dei carabinieri ha festeggiato i 210 anni della sua fondazione. La cerimonia ha avuto inizio alle 9 in piazza San Prospero, alla presenza delle principali cariche istituzionali della città. "Un’opportunità per rivolgere uno sguardo al prossimo futuro con rinnovato impegno, presentando un bilancio su ciò che abbiamo raggiunto nel corso dell’anno" ha detto il comandante provinciale, colonnello Andrea Milani, mettendo subito in risalto "l’arresto, eseguito insieme ai colleghi della polizia di stato, di un cittadino straniero responsabile dell’omicidio di un connazionale perpetrato presso la stazione ferroviaria storica e l’operazione Minefield svolta con la Guardia di Finanza". E ancora, "dopo 3 anni di ininterrotte ricerche, l’arresto in Pakistan di Nazia Shaeen, condannata all’ergastolo per l’omicidio della figlia Saman". "Consapevole del privilegio concessomi di essere il vostro comandante, in questo triennio che sta volgendo al termine – ha aggiunto, rivolgendosi ai militari – vi invito a tenere sempre ben in mente i nostri valori. Il vostro lavoro è inestimabile ed esprimo a voi tutti la mia profonda riconoscenza".
La cerimonia è quindi proseguita con la formale consegna delle ricompense ai militari distintisi in attività di servizio, nell’ordine: il tenente colonnello Aniello Mautone (pre-miato dal prefetto Cocciufa), il colonnello in congedo Luigi Regni, il luogotenente Giuseppe Giovino, il luogotenente Luca Angelucci, il brigadiere capo Emmanuel Palladin e gli appuntati scelti Domenico Giuliano e Francesco Pace (premiati dal procuratore Paci), il luogotenente Antonello Sias, il maresciallo capo Luigi Cerullo e l’appuntato Stefano Gobbi (premiati dal giudice Rat), il ca-pitano Roberto Iandiorio (premiato dal sindaco Vecchi), il maresciallo maggiore Andrea Nencioni (premiato dal presidente della Provincia Zanni), il vice brigadiere Santo D’Angelo, l’appuntato scelto Luca Bigi, i carabinieri scelti Alessandro Paterlini e Andrea Esposito e il carabinieri Giuseppe Cosi (premiati dal questore Maggese), il vice brigadiere Simone Ercole e il carabiniere scelta Ric-cardo Corpino (premiati dal comandante delle Fiamme Gialle Ivan Bixio). Alle celebrazioni tenutesi a Bologna, inoltre, sono stati premiati anche il luogotenente Olindo Antonio Varratta, il maggiore Maurizio Pallante, il luogotenente Antonio Matassa e il maresciallo maggiore Cristian Gandolfi. Il presidente della Fondazione Manodori, Leonello Guidetti, ha poi consegnato le borse di studio concesse dalla Fondazione ai figli di carabinieri in che si sono particolarmente distinti negli studi: Lorenzo Sciamanna, Emma Musso, Luca Bentivoglio, Alessia Esposito, Paolo Gangemi e Giada Cerullo (scuole superiori); Giuseppe Fetta, Giulia Ravallese, Luca Scialdone, Riccardo Tondo, Irene Ferrari, Rebecca Macchione, Nicola Belmonte e Agnese Ferrari (scuole medie).