Il Cervi raccoglie 350mila euro: "Li investiremo anche in sicurezza"

Dopo la rapina dell’incasso patita il 25 aprile, una pioggia di donazioni ha sommerso l’Istituto

Il Cervi raccoglie 350mila euro: "Li investiremo anche in sicurezza"

Il Cervi raccoglie 350mila euro: "Li investiremo anche in sicurezza"

Chiuse le raccolte fondi.

È di ben 350mila euro la cifra donata all’istituto Cervi dopo la rapina dell’incasso (90mila euro) della festa del 25 aprile.

La somma verrà investita nella sicurezza legata agli eventi, in progetti didattici e formativi e nella costituzione di un fondo per la tutela di tutto ciò che – dalle lapidi, alle opere d’arte ai documenti – riguarda la memoria della Resistenza.

Le campagne di raccolta fondi si sono concluse con la consegna da parte di Legacoop Emilia Ovest e Cooperativa Boorea della propria sottoscrizione promossa nella cooperazione, giunta a 47.000 euro; imminente è la consegna della Cgil nazionale di 100.000 euro raccolti in tutte le Camere del Lavoro d’Italia. L’Istituto Cervi ha raccolto autonomamente donazioni per 210.000 euro.

Un risultato che va oltre ogni aspettativa: da subito, dopo il fatto, è giunta da moltissime parti la solidarietà concreta a Casa Cervi, che il 2 giugno ha deciso di festeggiare, in modo speciale e per la prima volta, la Festa della Repubblica.

I fondi ricevuti verranno impiegati per ripianare il danno subito e concludere l’esercizio degli eventi del 25 aprile e del 2 giugno.

Il rimanente sarà impiegato per una quota del 40% per migliorare servizi, sicurezza e accessibilità alle manifestazioni a Casa Cervi e per investimenti strutturali; un altro 40% sarà dedicato alla promozione di bandi, concorsi, borse di studio e installazioni didattiche itineranti, rivolti alle scuole di ogni ordine e grado su scala nazionale, nel corso dell’80° della Resistenza e della Costituzione come da vocazione statutaria del Cervi.

Il restante 20% costituirà un fondo di tutela e valorizzazione del patrimonio materiale della Resistenza sul territorio, da concordare con gli enti locali, i comuni soci e altri soggetti interessati e interventi mirati di conservazione di monumenti, lapidi, opere d’arte, collezioni digitali e segni della storia dell’antifascismo.

Le scelte verranno concordate nel corso di una prossima assemblea con i volontari di Casa Cervi.

L’andamento degli investimenti sarà pubblicato nella pagina: “Amministrazione Trasparente” del sito istitutocervi.it, alla stregua di quanto accade per i finanziamenti pubblici.

Mgbo