REDAZIONE REGGIO EMILIA

Il caso Portanova: "Stupro di gruppo su una studentessa". Il pm: 6 anni e 4 mesi

Udienza ieri a Siena in rito ordinario per un altro imputato. Per la stessa vicenda sono già stati condannati (ora in attesa dell’appello). il calciatore della Reggiana e lo zio, in abbreviato.

Udienza ieri a Siena in rito ordinario per un altro imputato. Per la stessa vicenda sono già stati condannati (ora in attesa dell’appello). il calciatore della Reggiana e lo zio, in abbreviato.

Udienza ieri a Siena in rito ordinario per un altro imputato. Per la stessa vicenda sono già stati condannati (ora in attesa dell’appello). il calciatore della Reggiana e lo zio, in abbreviato.

Arriverà il 2 aprile la quarta sentenza sul caso della presunta violenza sessuale di gruppo avvenuta nella notte fra il 30 e il 31 maggio 2021 in una casa di 40 metri quadrati a due passi da Piazza del Campo, a Siena.

Nel dicembre 2022 furono condannati con rito abbreviato a 6 anni il calciatore (oggi della Reggiana) Manolo Portanova e suo zio Alessio Langella, che sono in attesa della fissazione del processo d’appello.

Nel giugno 2023 il giudice dei minori decise una pena di tre anni per il 17enne (all’epoca dei fatti) che aveva partecipato alla violenza, secondo quanto raccontato dalla studentessa senese.

Ieri era attesa la decisione del collegio presieduto da Fabio Frangini: un amico del calciatore, Alessandro Cappiello, 27 anni, che quella sera avrebbe partecipato all’abuso, aveva scelto di fare il dibattimento.

Un processo, avvenuto a porte chiuse, partito nel marzo 2023, nel corso del quale sono stati ascoltati dai giudici numerosi testimoni. Compresa l’amica della studentessa che quella sera era nell’appartamento vicino a Piazza, anche la madre della parte civile.

Dopo quasi due anni di udienze, c’è stata ieri al discussione con le richieste del pubblico ministero Valentina Magnini. Che al termine della requisitoria ha chiesto la condanna per il 27enne a 6 anni e 4 mesi.

L’imputato, sempre presente alle udienze, era in aula accanto ai difensori, l’avvocato Antonio Voce e Filomena D’Amora. Ad attenderlo fuori la madre, che gli è sempre stata vicina, insieme ad altri familiari e amici. Non c’era invece la studentessa senese, assistita dall’avvocato Jacopo Meini. Presente però suo padre. Cinque ore è durata la discussione, che ha visto chiedere il risarcimento danni come già avvenuto nel processo Portanova, anche da parte dell’Associazione ’Donna Chiama Donna’, a fianco della giovane con l’avvocato Claudia Bini che ha parlato per un’ora e mezzo. Incisiva anche la difesa di Cappiello da parte dei due legali. Ma quando sembrava che, non essendoci altre udienze, il collegio si sarebbe ritirato in camera di consiglio per emettere il verdetto, è stato deciso il rinvio. Il 2 aprile, dunque, di nuovo in aula per eventuali repliche e la sentenza.

La quarta appunto sul presunto stupro di gruppo. Certo non l’ultima visto che si attende solo la data dell’appello per Manolo Portanova e lo zio Alessio Langella.

Laura Valdesi