REDAZIONE REGGIO EMILIA

Il calvario di una giovane: "A fine relazione lui la mise incinta. Lei decise di abortire: fu un incubo"

In aula il racconto di un’operatrice della Casa che ha accolto la 21enne perseguitata dall’ex "Ha iniziato a chiamarla ’assassina’ e sui social la infangava, dicendo che faceva sesso con tutti".

Nella scorsa udienza era stata sentita la ragazza, costituita parte civile affidandosi all’avvocato Federico Bertani

Nella scorsa udienza era stata sentita la ragazza, costituita parte civile affidandosi all’avvocato Federico Bertani

"Quando si rivolse a noi, la giovane era devastata e in ansia". Un’addetta della Casa delle donne, con un’esperienza di undici anni nell’accoglienza delle vittime di sopraffazioni, ha raccontato le confidenze raccolte da una giovane, allora 21enne, sui trascorsi con il suo ex fidanzato, un trentenne ora a processo con rito ordinario.

Davanti al giudice Francesca Piergallini, l’imputato deve rispondere di stalking dall’aprile 2023 e anche di sostituzione di persona (si sarebbe spacciato per un medico creando un falso profilo social per cercare di reincontrare la ragazza). Di fronte a un’obiezione della difesa, affidata all’avvocato Maddalena Grassi, ieri la testimone ha ribattuto: "Sono un’operatrice, raccolgo ciò che mi dicono dando per scontato che sia la verità".

Nella scorsa udienza era stata sentita la ragazza, costituita parte civile affidandosi all’avvocato Federico Bertani.

La teste ieri ha riferito un episodio inedito, raccolto dalla ragazza, che non compare nel capo di imputazione e che potrebbe configurare un abuso intimo: "Lei non aveva la patente e si accordò con lui perché la riaccompagnasse a casa in auto, ma il giovane le chiese in cambio un rapporto sessuale".

L’operatrice ha poi confermato di aver sentito in passato dalla viva voce della ragazza la vicenda sofferta da lei esposta nella scorsa udienza tra le lacrime: "Alla fine della loro relazione, si accorse di aspettare un bambino. A dire della giovane, lui aveva fatto apposta a metterla incinta perché così una parte di lui era dentro di lei. La ragazza decise di abortire, ma lui non accettò e la chiamò ’assassina’ perché così avrebbe ucciso anche qualcosa del padre".

Stando alla teste, la scelta di rinunciare al figlio fu dalla 21enne definita "devastante".

La giovane sarebbe stata da lui infangata pubblicamente e tormentata con atti persecutori a fronte del rifiuto di rimettersi insieme: "Sui social lui diceva che lei faceva sesso con tutti. E lei da alcune immagini capì che erano parti del suo corpo".

Ha anche riferito della paura che provava quando il suo palmare collegato al braccialetto elettronico di lui non funzionava più, che lei andava sempre dai carabinieri e che allora i movimenti sui social diventavano più frequenti.

Ha anche detto che il giovane "la controllava, andava sotto casa sua e in luoghi dove non avrebbe dovuto essere".

A quanto risulta, lui era stato da poco colpito dalla morte della madre dopo nove mesi di coma. È stato poi sentito anche uno psicologo che ha detto di aver conosciuto la giovane nel gennaio 2023, assistendo poi a un cambiamento del suo umore: "Capii che c’era qualcosa che non andava: lei mi raccontò che subiva stalking ed ebbe necessità di un aborto".

Tra giugno e luglio 2023 si sono susseguiti quattro incontri tra il professionista e la ragazza "per stendere un report diagnostico da portare in tribunale".

Nella giovane ha riconosciuto un disturbo da stress post traumatico che non è diminuito nel tempo. Ha anche riferito che a suo dire "subire continui rimandi del dibattimento l’ha portata a un’estrema sofferenza".

Ha anche raccontato che nel luglio 2023 "l’imputato si presentò a casa di lei con un’altra persona e la giovane andò nel panico: io la feci rilassare al telefono. La ragazza aveva paura di uscire e fare il tragitto casa-ufficio per paura di incontrare l’imputato. Dopo quel fatto lei si bloccò: si erano realizzate le sue paure e non poté più avere una qualità della vita come prima".

Si prosegue in febbraio coi testimoni della parte civile.

Alessandra Codeluppi