REDAZIONE REGGIO EMILIA

Il braccio di ferro politico. Scontro Amico-Tarquini

L’avvocato: "Non mi presto alle polemiche". Il consigliere: "Pilatesco"

Il braccio di ferro politico. Scontro Amico-Tarquini

"Adesione ai valori del documento ‘Abusi zero’, ma non lo firmo". Lo dice l’avvocato Giovanni Tarquini, difensore del sindaco di Bibbiano Andrea Carletti (imputato nel processo ’Angeli e demoni’). Ritiene che la vicenda sta prendendo una piega politica che non condivide e da cui intende sottrarsi; ieri affermava: "Ho già detto cosa penso. Evidentemente c’è qualcuno che vuole fare polemiche e con me non trova terreno fertile. Mi dispiace per lui". La sua è una posizione molto chiara e serena ("c’è troppa voglia di dare significati diversi e divisivi" a quelle parole) rispetto alle dichiarazioni di Federico Amico, consigliere regionale di Emilia Romagna Coraggiosa e presidente Commissione Parità e Diritti (che a sua volta non compare tra i primi circa 600 firmatari del manifesto).

"Una posizione pilatesca – dice l’ex presidente dell’Arci dell’avvocato – che lo fa apparire ostaggio di FdI e Lega, che sarebbero al lavoro per candidarlo alle prossime amministrative come civico, una parola magica spesso usata per elevare le persone oltre i partiti e le loro scelte. La contraddizione è così evidente da temere uno sdoppiamento di personalità tra il difensore di Carletti e il candidato in pectore del partito di Meloni e Salvini, quelli per cui ‘a Bibbiano gli orchi lucravano sui bambini’".

Amico ricorda anche il caso dell’avvocatessa Rossella Ognibene, legale di Nadia Anghinolfi (ex n.1 degli assistenti sociali della Val d’Enza) e nel 2019 candidata M5s a sindaco di Reggio: "Nel 2019 abbiamo assistito al cortocircuito tra un’opposizione che usa politicamente l’inchiesta … e la candidata civica che si dimette dal ruolo di consigliera comunale per difendere una degli imputati del processo. Tarquini faccia pace con se stesso e dica chiaramente alla città cosa pensa".

La campagna elettorale del post Vecchi aggiunge un altro brivido così alle varie convulsioni in atto nei due schieramenti principali. Intanto Amico considera negativo che sia calato il numero di minori assegnati e accolti da famiglie affidatarie a Reggio: da 260 nel 2018 a 183 nel 2022. "Altrettanto accade per il numero dei bambini allontanati da famiglie ritenute inadeguate: erano 417 nel 2019, 326 nel 2020 e 310, quasi cento in meno, nel 2021". Secondo lui non si tratta di una diminuzione legata a un più ponderato ricorso all’affido familiare: "Dopo il ’caso Bibbiano’ è cresciuta la paura di far partire certe segnalazioni".

f. c.